Uno stato di sospensione tra la speranza di ripresa e il timore di nuove crisi: è questa l’immagine che meglio descrive l’attuale economia della provincia di Grosseto, secondo quanto emerso dal Rapporto 2024 della Camera di commercio presentato in occasione della ’Giornata dell’Economia’. Quello che è emerso per la Maremma è un quadro di luci e ombre, che restituisce una provincia che resiste, investe e si adatta, ma che fatica ancora a trovare slancio.
Il presidente della Camera di commercio, Riccardo Breda, ha inserito l’economia locale in "una fase di incertezza e stagnazione", segnando rallentamenti soprattutto nel manifatturiero e preoccupazioni legate a tensioni geopolitiche e dazi internazionali. Tuttavia, sottolinea anche "la resilienza delle imprese, che investono nella transizione tecnologica e ambientale" e mostrano maggiore solidità rispetto al passato.
"La sfida è ora quella di agire invece di reagire – ha ribadito Breda –, individuando strategie lungimiranti per affrontare le crisi e trasformare l’incertezza in opportunità".
La popolazione grossetana continua a diminuire: nel 2024 i residenti erano circa 215mila, con un calo dello 0,5% sull’anno precedente. Il saldo migratorio, pur positivo, non compensa il forte invecchiamento e il tasso di natalità in discesa. Anche la demografia d’impresa mostra un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni, ma attenuato rispetto agli anni precedenti.
A distinguersi in positivo sono il settore delle Costruzioni e quello del Turismo, mentre Commercio e Manifatturiero continuano a mostrare segnali di debolezza.
Nel 2024 Grosseto si distingue per un dato in netta controtendenza rispetto ad altre province toscane: +16,8% nelle esportazioni e +3,6% nelle importazioni, con gli Stati Uniti che si confermano primo partner commerciale. I principali prodotti esportati sono articoli farmaceutici e alimentari, a testimonianza della forza dell’agroindustria maremmana. Si tratta di uno dei segnali più solidi di tenuta del tessuto economico locale.
Il settore turistico resta un pilastro dell’economia grossetana, ma mostra segnali misti: nel 2024 si sono registrati oltre 1,2 milioni di arrivi (+1,3%), ma le presenze sono calate dell’1,7%, con una permanenza media scesa a 4,5 notti. In compenso, cresce la componente straniera e aumenta l’utilizzo delle piattaforme digitali per l’ospitalità.
Il mercato del lavoro evidenzia una moderata crescita occupazionale (+0,4%), trainata quasi esclusivamente dalla componente femminile. La difficoltà a reperire manodopera però resta alta, soprattutto a causa del mismatch tra domanda e offerta di competenze. Solo il 6,1% delle imprese grossetane ha introdotto soluzioni di Intelligenza Artificiale nei propri processi, un dato inferiore alla media regionale. Le applicazioni più diffuse riguardano il marketing, l’analisi dati e la gestione documentale. Le stime sul valore aggiunto per i prossimi anni lasciano poco spazio all’ottimismo: se le condizioni attuali resteranno invariate, la crescita dell’economia grossetana sarà "piatta", limitata a pochi decimali di punto.
Nicola Ciuffoletti