
Marco Corsetti, ceo di Revalue Energies, presenta l’impianto che ha in programma di costruire sul territorio maremmano.
SORANO
"Il punto di partenza è che abbiamo operato nel pieno rispetto della normativa e dialogando a lungo con le aziende del territorio, qui come in altre iniziative analoghe in Toscana. Poi arriverà il momento del dialogo con tutte le istituzioni del territorio, ma il nostro lavoro è stato accurato e rispettoso del contesto agricolo e vincolistico dell’area". A parlare è Marco Corsetti, ceo di Revalue Energies, azienda che opera nel mondo delle rinnovabili di recente al centro di un’importante operazione finanziaria (l’ingresso del fondo spagnolo Asterion Industrial Partners). Tra i progetti che Corsetti ha sul tavolo, c’è anche un mega impianto agrivoltaico a Sorano. "Si tratta di una proposta per la realizzazione di un impianto a Sorano, per un’estensione di 160 ettari". Progetto che procede di pari passo, più o meno, con uno ancora più esteso, di 230 ettari a Rosia, nel Senese. In entrambi i casi, nella fase di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale da parte della Regione e della presentazione delle osservazioni. "A Sovicille, come a Sorano - prosegue Corsetti – abbiamo compiuto un profondo studio ambientale per sviluppare una proposta di valore agronomico. In entrambi i casi operiamo in aree idonee per la normativa nazionale e presto anche per quella regionale". Sull’impatto che simili impianti potranno avere sul territorio, Corsetti sottolinea che "sarà rialzato per consentire l’attività agricola o l’allevamento di ovini, come a Sorano. E ci saranno opere di mitigazione con schermate vegetali su tutto il perimetro". Per poi concludere che "il nostro interesse è preservare il paesaggio e il quadro agricolo. A supporto ci sarà un cavidotto interrato connesso a una cabina primaria di Terna". Sui tempi il ceo di Revalue Energies ritiene che le procedure possano concludersi nel 2027-28. Per l’esecuzione vera e propria dei lavori fa una stima tra dodici e quindici mesi. Dichiarandosi, infine, pronto a dialogare con gli enti del territorio. "Ma se non ci sono problemi normativi, non vediamo possibile ridimensionare completamente il progetto da cui siamo partiti", conclude.