NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Una miriade gli impianti già proposti

GROSSETO C’è un vento nuovo che soffia sulla Maremma, ma non tutti lo salutano con favore. Da circa due anni, il...

GROSSETO

C’è un vento nuovo che soffia sulla Maremma, ma non tutti lo salutano con favore. Da circa due anni, il territorio è oggetto di un pressing crescente da parte di società – talvolta strutturate, talvolta appena nate – che propongono maxi impianti eolici e agrivoltaici, spesso senza un reale radicamento nei luoghi o un dialogo preventivo con le comunità locali. Sono almeno una decina i progetti oggi sul tavolo, destinati ad aumentare, e coinvolgono un’area vastissima: Manciano, Magliano in Toscana, Scansano, Orbetello, Grosseto, Gavorrano, Sorano, Pitigliano, Cinigiano, Roccastrada, Arcidosso e Civitella Paganico. Si parla di impianti da decine di megawatt, che altererebbero il volto stesso di colline, piane agricole, aree boschive e siti di pregio naturalistico. Alcuni di questi progetti sono già stati bocciati dalla Regione Toscana: è il caso, ad esempio, dell’impianto eolico previsto a Magliano in Toscana e di quello proposto nel territorio di Orbetello (zona San Donato), entrambi giudicati incompatibili con le caratteristiche paesaggistiche e ambientali. Stessa sorte per un progetto agrivoltaico presentato a Manciano, in un’area di elevato pregio. Ma tanti altri sono ancora in corsa, spesso calati dall’alto e proposti da società costituite ad hoc, che puntano a occupare suoli agricoli per decine di ettari, promettendo sviluppo energetico ma sollevando forti perplessità. Tra i casi più emblematici c’è quello della collina di Montauto, nel comune di Manciano, un sito dal paesaggio incontaminato e sede di uno dei principali osservatori astronomici d’Italia. La Maremma, da sempre terra di equilibrio tra uomo e natura, oggi si trova davanti a una sfida cruciale: accogliere le energie del futuro senza perdere il valore del proprio passato.

N.C.