
Un momento del consiglio comunale. che si è tenuto ieri mattina, durante il quale è stato approvato l’ordine del giorno sul riconoscimento dello stato di Palestina
GROSSETOApprovato in consiglio comunale l’ordine del giorno dei capigruppo di minoranza per il riconoscimento simbolico dello Stato di Palestina come entità politica sovrana. L’approvazione è arrivata con 11 voti a favore, nessuno contrario, qualcuno non ha espresso il voto e qualche astenuto. Tanti assenti. Ma questa approvazione è stata possibile dal momento che, alcuni consiglieri di maggioranza hanno deciso di votare a favore, nonostante prima del voto fosse stata motivata l’astensione.
Durante l’assise si è scatenata una vera bagarre, dato che ci sono state accuse tra minoranza e maggioranza. E qualche scelta inaspettata. Come la decisione di votare a favore dell’ordine del giorno da parte del consigliere Paolo Serra, per adesso ancora segnato in Fratelli d’Italia, ma con la volontà di fare il passaggio nel gruppo misto di maggioranza."Voterò a favore - ha detto - nel principio di autodeterminazione ed indipendenza dei popoli che non si può assimilare la situazione di Gaza con la remigrazione. Quest’immigrazione clandestina causa problemi allo stato sociale.
Poi ulteriori attacchi dai consiglieri Lorenzo Lauretano e Simonetta Baccetti di FDI che hanno accusato la minoranza di strumentalizzare la vicenda Gaza. Anche Francesca Pepi ed Olga Ciaramella hanno votato a favore. Si è discusso infatti anche dell’ingresso della prima avente diritto Olga Ciaramella, che è subentrata al posto lasciato libero dall’attuale assessore sociale Carla Minacci.
"Ad oggi come nel bilancio di previsione, nonostante un avanzo libero di 5 milioni circa - afferma il consigliere Giacomo Cerboni (gruppo misto di minoranza) la spesa del sociale, nel momento in cui il Comune di Grosseto ha assunto la presidenza del Coeso porta un meno 375 mila euro rispetto all’assestato dell’anno precedente. Questa è la nota negativa di questi cambi all’assessorato. Se il Pd fosse uscito dall’aula, la maggioranza non era in grado di proseguire il consiglio comunale perché erano meno di 16 e senza la minoranza sarebbe saltato il consiglio. Quindi la surroga a Ciaramella è stata votata principalmente dalla minoranza".
Maria Vittoria Gaviano