NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Gli impianti che fanno discutere. Agrivoltaico, tutto da rifare: "La decisione spetta alla Regione"

Il ministero ha bloccato l’iter di valutazione presentato dalla società: "Non è competenza statale"

Il ministero ha bloccato l’iter di valutazione presentato dalla società: "Non è competenza statale"

Il ministero ha bloccato l’iter di valutazione presentato dalla società: "Non è competenza statale"

Nessun via libera dal ministero dell’Ambiente per il progetto di un grande impianto agrivoltaico da oltre 51 megawatt previsto nel territorio comunale di Manciano. L’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) presentata dalla società privata Ita 8 Srl è stata ufficialmente archiviata, poiché non rientra nelle competenze dello Stato, bensì in quelle regionali.

Il progetto prevedeva, oltre ai pannelli solari, anche un sistema di accumulo energetico da 40,8 Mw e tutte le opere connesse alla Rete di trasmissione nazionale. Tuttavia, in base alle modifiche legislative introdotte con il Decreto legislativo 190 del novembre 2024, la valutazione ambientale per impianti fotovoltaici di questa potenza, installati in aree agricole, rientra tra le procedure di competenza regionale, e non statale.

Gli uffici ministeriali, che hanno analizzato la documentazione inviata dall’azienda, hanno quindi interrotto il procedimento e invitato la società a rivolgersi all’ente regionale o agli enti locali eventualmente delegati per valutare un nuovo iter autorizzativo. Un ulteriore segnale, questo, della complessa architettura normativa, con le relative responsabilità, in costante cambiamento che riguarda i grandi impianti energetici in contesti agricoli: l’eventuale compatibilità con le attività del territorio e la tutela del paesaggio restano elementi centrali per ogni autorizzazione. La società proponente potrà ora presentare richiesta di rimborso delle somme versate per l’istanza, allegando la documentazione necessaria.

Il progetto, che avrebbe avuto un impatto significativo sul territorio maremmano, è per il momento bloccato anche se è possibile che ora la ditta ripresenti la pratica appunto alla Regione Toscana che, nel caso, dovrà valutarne la compatibilità. Una situazione dunque non chiara che non spinge l’Amministrazione comunale di Manciano ad essere troppo ottimista, anche perché la cornice normativa in pochi anni ha subìto diverse modifiche. Quindi, al di là delle competenze, esiste un nuovo grosso progetto per Manciano, fermato temporaneamente ma che con ogni probabilità ripartirà a breve e in ballo c’è anche uno stoccaggio importante, si parla (come da progetto) di 40 Mw associato all’impianto.

Nicola Ciuffoletti