
Enio Bacherini festeggiato a villa Ulivella
Firenze, 18 settembre 2025 - Ha visto cambiare Firenze sotto i suoi occhi, dai cinema di quartiere ai piccoli negozi che animavano le strade, ma per Enio Bacherini, nato il 17 settembre 1925 nel quartiere delle Cascine dove oggi sorge la manifattura tabacchi, la città resta “bella da impazzire”. Enio ha compiuto cent’anni e li ha celebrati con la stessa lucidità che lo ha accompagnato per tutta la vita.
Capo reparto delle ferrovie dello Stato per 61 anni, instancabile lavoratore e sportivo appassionato, non ha mai smesso di pedalare o andare a pesca. “Fino a settembre 2024 sono andato a pescare, fino a dicembre ho guidato la macchina”, racconta con orgoglio.
La sua vita è stata segnata anche da momenti drammatici. Durante la seconda guerra mondiale fu catturato in piazza della libertà: “Mi dissero: o metti la camicia nera o ti mandiamo dai tedeschi. La camicia nera non mi è mai piaciuta”, ricorda. Venne deportato con altri 22 giovani: “Eravamo 23 ragazzi, siamo tornati in 13. Non auguro a nessuno un’esperienza del genere”. Due anni di prigionia che non hanno però piegato la sua voglia di vivere.
Oggi Enio vive da solo, è lucido e determinato, e proprio in questi giorni ha festeggiato il secolo di vita a villa Ulivella, dove si trova in riabilitazione ortopedica dopo un intervento al femore. Medici, infermieri e la sua famiglia lo hanno circondato di affetto, rendendo speciale una ricorrenza unica.
Il segreto della sua longevità? “Ho sempre lavorato, mi sono sempre tenuto in attività e ho fatto sport”, confida con un sorriso.