
La piscina delle Bagnese resterà chiusa al pubblico (FotocronacheGermogli)
Tre anni di fila senza balneazione. Anche quest’anno, nelle domeniche di canicola, la piscina delle Bagnese resterà chiusa al pubblico ‘del mare in città’. Niente tuffo rinfrescante, niente divertimento: l’unica opportunità è quella di emigrare a Firenze, oppure a Lastra a Signa o Signa per trovare uno spazio adeguato dove potersi fare un bagno e stare al fresco. Anche nel 2025 le Bagnese resterà chiusa d’agosto, e non fruibile nelle domeniche di luglio per i cittadini di Scandicci, fuori dalle attività sportive o di nuoto libero o fuori dai centri estivi. E come ogni anno torna in auge il tormentone su come sia possibile per una città di 50mila abitanti avere una sola piscina e per di più inadeguata a svolgere un’attività che non è agonistica, ma sostanzialmente sociale: dare un po’ di refrigerio a chi non ha abbastanza risorse da potersi permettere di andare in vacanza. Il caso è diventato politico, il consigliere di Scandicci Civica, Enrico Meriggi ha annunciato un’interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale.
"Spendiamo una barca di soldi per eventi culturali. Per spettacoli di piazza, o altre iniziative portate via dal vento in poche settimane. Ma come è possibile non investire quei soldi per sistemare una questione annosa, assurda, come l’inadeguatezza della piscina? Investire soldi altrimenti dedicati a qualche circo, concerto, lettura di piazza per poter garantire l’apertura estiva della piscina, in modo che gli scandiccesi possano utilizzarla, soprattutto se restano a casa d’estate. In questi casi la piscina è un’attività di welfare, non di sport". La risposta è arrivata dall’assessore allo sport, Salvatore Saltarello.
"Stiamo parlando in questi giorni con la società di gestione dell’impianto natatorio – ha detto – il nostro obiettivo è quello di provare a tenere aperto almeno d’agosto. Ma questo tempo è abitualmente utilizzato per la manutenzione di un impianto realizzato tanti anni fa che ha tempi di rigenerazione molto più alti rispetto a quelli di ultima generazione. Vedremo se al termine di questa interlocuzione saremo in grado di garantire anche se per un periodo limitato l’apertura della piscina". Certo c’è un tema: ovvero la costruzione della seconda vasca in città che dovrebbe essere realizzata nell’area di Pontignale, spostandola dal terreno di Grioli nel quale avrebbe dobuto essere realizzata ai tempi della costruzione del Peep di Badia. Ma in attesa di queste decisioni, l’estate degli scandiccesi resta torrida.
Fabrizio Morviducci