San Casciano, 18 luglio 2025 – Non si fermano le truffe per telefono. E’ successo in pieno centro quando in casa di una signora squilla il telefono fisso, dall’altro capo un falso avvocato avvisa che la figlia ha investito un giovane di 23 anni rimasto gravemente ferito e di lì a poco l’avrebbe richiamata un carabiniere per darle delle comunicazioni. Passati pochi minuti ecco la chiamata dove stavolta si qualifica un carabiniere (falso). Un suo collega si sarebbe recato all’abitazione e per evitare che la figlia fosse portata in carcere, era necessario fare un pagamento e che il giorno dopo le sarebbe stato restituito. Dopo poco suona il campanello e alla porta si presenta un giovane dicendo di essere il carabiniere (falso) inviato per ritirare i soldi. La signora non possedendo denaro in casa, ha detto che l’unica cosa che aveva era dell’oro di famiglia. Il falso carabiniere dopo aver visto l’orologio in oro, catenine e anelli ha fatto una foto col telefono agli oggetti dicendo che gli sarebbero stati restituiti. Ha messo tutto in un sacchetto, salutando la signora rassicurandola che la figlia non sarebbe stata arrestata. Solo dopo che l’uomo era andato via, alla signora sono sorti dei dubbi e prima di chiamare la figlia ha chiamato i carabinieri, stavolta quelli veri.
Un altro episodio è avvenuto a fine mattina di ieri, ancora a una famiglia residente in centro. A rispondere non è stata l’intestataria del telefono fisso, ma la nuora. Il falso carabiniere cercava Loretta poiché era stata fatta una rapina con la sua auto, i ladri erano stati arrestati e in loro possesso c’erano dei dati sensibili rubati al Comune di San Casciano. Tra questi anche quelli della signora. In casa c’era anche la figlia della nuora che, intuita la truffa, con un cellulare ha chiamato il 112, mentre dall’altra parte continuavano a dire che il giudice stava firmando un mandato di perquisizione all’abitazione della signora con il rischio di essere condannata insieme ai criminali arrestati. Il tergiversare ha però insospettito i truffatori, che hanno così preferito riattaccare. Parte della telefonata è stata registrata con un cellulare e oltre a metterla a disposizione dei carabinieri, è stata inviata anche a La Nazione per mettere in guardia altre persone che potrebbero cadere in questa vile truffa.