
L’altra notte tre colpi fotocopia fra via Monteverdi e piazza Santa Maria Novella. Rabbia e danni. Confcommercio scrive agli imprenditori derubati: "Una ferita per tutti, ora servono risposte".
Non si ferma l’ondata di spaccate che sta colpendo Firenze. Dopo i tre colpi messi a segno martedì all’alba, nella notte tra mercoledì e giovedì altri tre esercizi sono finiti nel mirino dei ladri. Stessa dinamica, stessi orari, stesso copione: vetrine sfondate, serrature divelte, casse svuotate. Il primo episodio è avvenuto intorno alle 4.40 del mattino in via Monteverdi, ai danni del salone di parrucchiere "Arte e Fantasia". I ladri hanno spaccato la vetrina e rovistato all’interno, ma non hanno trovato nulla di valore. Sono fuggiti a mani vuote, lasciando però danni e paura. Poco dopo, intorno alle 5, sempre in via Monteverdi, è toccato al negozio di tatuaggi "Mano Viva" (foto). Qui i danni superano i 2mila euro: i malviventi hanno sfondato l’ingresso e portato via alcune scatole, convinti forse che contenessero denaro. Erano invece vuote. Terzo colpo al Caffè dei Fossi, in zona Santa Maria Novella, già bersaglio di più episodi di recente.
"Un mese fa hanno tentato di entrare senza riuscirci – hanno scritto le titolari Ludovica e Ginevra sui social – due settimane fa ci sono riusciti, spaccando le serrature e rubando la cassa vuota. Stanotte ci hanno rotto il vetro con un tombino e hanno portato via di nuovo la cassa". A loro è arrivata anche la solidarietà di Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana, che ha scritto alle due imprenditrici: "Questi episodi feriscono profondamente non solo chi li subisce, ma l’intero tessuto economico della città. Firenze ha bisogno di maggiore sicurezza e di risposte concrete, soprattutto nei suoi quartieri centrali, dove la presenza delle imprese rappresenta un presidio di legalità e vitalità urbana".
Intanto sul tema sicurezza ieri è intervenuta l’Anci, al termine di un incontro con il ministro Matteo Piantedosi: "Rappresenta una priorità per il governo e per i sindaci – si legge nella nota firmata anche da Sara Funaro – siamo pronti a fare la nostra parte, ma occorrono risorse adeguate, politiche integrate e soprattutto un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine per contrastare fenomeni che generano insicurezza nelle nostre città". I sindaci hanno chiesto un nuovo patto nazionale per il diritto alla sicurezza e alla vivibilità urbana. "Le risorse previste per il 2025 – hanno aggiunto – sono pari a 24,5 milioni di euro, inadeguate".
Intanto la rabbia cresce tra i commercianti e i residenti: "La situazione è fuori controllo – denuncia Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini Attivi San Jacopino – queste persone agiscono in pieno giorno, senza timore".