
La sottoscrizione consente di accedere a una graduatoria per ottenere i fondi. Potenziare la videosorveglianza è necessario per contrastare la criminalità. .
PISTOIAPrevenzione e contrasto della criminalità diffusa, promozione e tutela della legalità, dissuasione di ogni condotta illecita e promozione e rispetto del decoro cittadino. Sono gli obiettivi dei Patti sulla sicurezza urbana firmati ieri in Prefettura, durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Licia Donatella Messina e dedicata al potenziamento degli impianti di videosorveglianza. Potenziamento che in questa fase riguarda quattro Comuni del territorio provinciale: Lamporecchio, Montale, Pieve a Nievole e Quarrata.
La firma del documento – è stato spiegato – è propedeutica alla presentazione di progetti comunali volti all’ottenimento di fondi messi a bando con il decreto del 27 dicembre 2024 del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. "Oggi l’ausilio di telecamere – ha spiegato il prefetto Messina –, sia per l’attività di prevenzione, sia nel caso di commissione di fatti delittuosi, è molto importante, anche per perseguire gli autori dei reati".
La sottoscrizione dei patti consente ai Comuni di accedere ad una graduatoria nazionale, che verrà valutata da una commissione, per l’ottenimento dei fondi messi a disposizione. Graduatoria che tiene conto di vari paramenti, come il livello di delittuosità di una specifica area, ma anche del cofinanziamento da parte dei Comuni alla realizzazione del progetto. "I Comuni – riprende il prefetto Messina – dovranno anche assumersi l’onere della spesa relativa alla manutenzione degli impianti per cinque anni".
"È un percorso progressivo – ha affermato il presidente della Provincia Luca Marmo – che nel corso degli ultimi anni ha visto un consolidamento dei sistemi di videosorveglianza sul territorio, che non sono utili soltanto per incrementare il livello di salvaguardia della popolazione, ma in prospettiva e con sistemi software sempre più sofisticati, saranno utilissimi per incrociare le informazioni più disparate, a vantaggio sia delle attività investigative, sia di un controllo più generale del territorio".
"Abbiamo chiesto 70mila euro di finanziamento per questo progetto, che prevede l’installazione di altre cinque telecamere nella nostra città – ha affermato il sindaco di Quarrata, Gabriele Romiti -. Serviranno per la sicurezza dei nostri cittadini: due sono destinate a controllare la regolarità dei veicoli in transito, quindi assicurazione e revisione, mentre le altre servono per controllare il territorio, sia nella zona centrale della città, sia all’incrocio di Olmi".
"Noi abbiamo fatto una richiesta di 27mila euro più Iva – ha spiegato il sindaco di Montale Ferdinando Betti – e se il finanziamento ci verrà concesso, andremo a coprire tutti gli accessi e le uscite del nostro Comune". "Il nostro Comune ha previsto una spesa complessiva di 145mila euro – ha detto Gilda Diolaiuti, sindaca di Pieve a Nievole -. Con l’installazione di ulteriori 14 telecamere avremo ancora più garanzie. La nostra – ha aggiunto -, avendo anche il casello autostradale, è una zona di forte transito e le nuove telecamere saranno importanti anche per il rispetto delle norme stradali".
"Lamporecchio – ha spiegato la sindaca Anna Trassi - prevede di installare 22 nuove telecamere. È un progetto che abbiamo fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato, perché garantisce e tutela la sicurezza dei cittadini, tenendo sotto controllo tutte le principali strade d’accesso e di uscita dal paese".
Patrizio Ceccarelli