
Stato di agitazione nelle Rsa ’Anni Azzurri’ (foto d’archivio)
Stato di agitazione nelle Rsa ‘Anni Azzurri’, entrambe del gruppo Kos Care, con sedi a Campi e Borgo San Lorenzo. "Una situazione critica – denuncia la Fp Cgil Firenze -, adesso servono risposte sia per i lavoratori che per la qualità dell’assistenza". A generare la protesta nelle due delle tre strutture presenti nella nostra regione (la terza è a Grosseto), ci sono, come spiegano dal sindacato, "carichi di lavoro insostenibili, carenza cronica di personale e applicazione di un contratto collettivo penalizzante rispetto agli standard di settore". Queste le principali criticità che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione nelle due Rsa, che contano rispettivamente circa 50 addetti a Campi (dove ha sede anche un Hospice) e 45 nel Mugello.
"I lavoratori chiedono da tempo di essere ascoltati dall’azienda sui temi che riguardano la loro dignità professionale e la qualità del servizio – dicono dal sindacato -, ma anche l’organizzazione del lavoro, il riconoscimento degli istituti contrattuali e le carenze di organico. Fino a oggi, però, ogni richiesta di confronto è rimasta senza risposta". Insomma, una situazione complessa e "particolarmente critica sia nelle Rsa, dove gli ospiti sono tutti in condizioni di estrema fragilità e necessitano di un’assistenza continua, che nell’Hospice, dove il mancato rispetto dei parametri previsti dalla normativa rende impossibile garantire ai pazienti le cure adeguate nel momento più delicato della loro vita".
La denuncia della Fp Cgil riguarda soprattutto "il forte turnover: in un breve arco di tempo si sono registrate numerose dimissioni volontarie. Un fenomeno alimentato anche dall’applicazione di un contratto collettivo peggiorativo rispetto agli standard del settore, penalizzante sia per i neoassunti sia per il riconoscimento dei giorni di malattia". Per poi concludere: "La professionalità che i lavoratori mettono ogni giorno nel loro lavoro non può essere compressa da logiche di risparmio. Per questo chiediamo risposte concrete, a partire dal tavolo già sollecitato in Prefettura".