
Polizia (Foto di repertorio)
Pescia (Pistoia), 20 maggio 2025 – Ennesimo tentativo di truffa ai danni di una coppia di anziani, fortunatamente sventato grazie alla prontezza delle vittime e all'intervento tempestivo della Polizia di Stato. Una telefonata sospetta, una richiesta di denaro in cambio della restituzione di gioielli rubati, un presunto carabiniere al telefono e un finto avvocato all'appuntamento. Così è andato in scena il tentativo di truffa.
Tutto è cominciato nei giorni scorsi, quando i coniugi, residenti nel territorio servito dal commissariato di Pescia (Pistoia), sono stati contattati telefonicamente da un uomo che si è qualificato come carabiniere. L'uomo, con tono rassicurante, ha riferito che erano stati ritrovati i gioielli rubati alla coppia il mese precedente. Per riaverli, però, sarebbe stato necessario versare una somma di 6.000 euro a un presunto avvocato incaricato del ritiro. Il marito, insospettito ma lucido, ha finto di collaborare. Mentre la moglie intratteneva l'uomo al telefono fisso, lui, da un'altra stanza, ha allertato il numero unico per le emergenze 112 tramite il proprio cellulare. La segnalazione è stata subito girata al commissariato di Polizia di Stato di Pescia, che ha predisposto un intervento mirato. Il truffatore aveva dato appuntamento alla coppia davanti a un albergo di Altopascio (Lucca), dove un sedicente avvocato avrebbe dovuto riscuotere il denaro. Ma ad attenderlo, oltre ai coniugi, c'erano anche gli agenti in borghese, appostati per cogliere l'uomo in flagranza. L'arresto è avvenuto senza intoppi: il truffatore, giunto in Toscana appositamente per mettere a segno il colpo, è stato fermato e denunciato. La competente autorità giudiziaria ha disposto nei suoi confronti una misura restrittiva della libertà personale. Le indagini sono tuttora in corso: secondo quanto emerso, l'uomo sarebbe parte di un'organizzazione con base a Napoli, responsabile di numerosi raggiri ai danni di anziani in varie zone 'Italia.