"Così i falsi carabinieri hanno tentato la truffa. Mia nonna nel panico. Vi dico ’state attenti’"

Il racconto del consigliere dem Marco Biondi: "L’ho chiamata per dirle che non c’ero a pranzo. E lei non rispondeva. Era al telefono con i malviventi, le hanno chiesto 10mila euro per un incidente di mia madre".

"Così i falsi carabinieri hanno tentato la truffa. Mia nonna nel panico. Vi dico ’state attenti’"

"Così i falsi carabinieri hanno tentato la truffa. Mia nonna nel panico. Vi dico ’state attenti’"

Fingendo che sua figlia fosse stata responsabile di un incidente le avevano chiesto 10mila euro spacciandosi per carabinieri e avvocati, simulando al telefono perfino la voce della donna. La truffa però non è andata a buon fine grazie alla prontezza di spirito del nipote dell’anziana, il consigliere comunale del Pd, Marco Biondi, che ha accettato di raccontare a La Nazione la disavventura capitata nei giorni scorsi alla nonna 84enne: "Io e nonna Maria Grazia abitiamo nello stesso condominio e l’altro giorno ho cercato di contattarla telefonicamente verso ora di pranzo per informarla che non avrei pranzato con lei per motivi di lavoro, ma siccome non mi ha risposto ho deciso di andare a casa ad avvertirla personalmente e verificare che stesse bene. Purtroppo l’ho trovata in preda a una forte agitazione, mi continuava a ripetere dell’incidente". Mentre Biondi era con lei è arrivata un’altra telefonata all’anziana per sollecitarla a reperire i soldi, ma a quel punto il nipote ha preso il telefono e i truffatori senza demordere hanno tentato di raggirare anche lui: "Il telefonista mi ha detto che era un maresciallo dei carabinieri - racconta il politico - e gli ho risposto che lo avrei raggiunto rapidamente in caserma. Gli ho anche dato il mio numero di cellulare e lui mantenendo il suo anonimo mi ha chiamato ripetutamente per chiedermi dove fossi. Io ho raggiunto il comando provinciale e ho chiesto al piantone di questo maresciallo dei carabinieri, non ripeto il nome per non danneggiare le indagini, ma mi hanno detto che non esisteva nessun militare con quel nome e allora ho capito davvero cosa stesse accadendo".

Ma soprattutto il consigliere ha capito che la nonna era davvero in pericolo e rischiava che il raggiro andasse a buon fine: "Mi sono quindi precipitato di nuovo a casa sua e quando sono arrivato ho visto un uomo sostare fuori dal palazzo, non posso dire con certezza che fosse un complice o comunque coinvolto. Ma ho letto sull’edizione fiorentina de La Nazione che una banda di truffatori era stata scoperta dopo avere commesso una serie di truffe con lo stesso modus operandi". Questa volta la truffa è stata sventata, ma la tecnica è collaudata: "Mia nonna mi ha raccontato - conclude Biondi - di avere ricevuto la telefonata di un uomo, lo stesso che ha detto a me di essere un carabiniere, che gli ha raccontato che mia madre aveva causato un incidente in via Benedetto Croce, dove ha lavorato a lungo in un liceo, perché ha attraversato guardando il telefonino e provocando la rovinosa caduta di uno scooterista rimasto gravemente ferito. Tesi confermata da un altro uomo che diceva di essere un avvocato e che servivano 10 mila euro subito per risolvere la questione o, in assenza dell’intera somma, di dare in acconto soldi e preziosi. Nel corso della telefonata una donna ha finto di essere mia madre dicendo a mia nonna di trovare i soldi".

Gab. Mas.