
Previsti 3 milioni di fondi dalla Regione per finanziare la prima parte del progetto .
Le Gualchiere di Remole diventeranno un museo: l’antico opificio della cultura dell’artigianato e dell’ambiente in riva d’Arno rinascerà dal degrado in cui versa da anni grazie a un progetto già finanziato, almeno per la prima parte, dalla Regione con 3 milioni di euro in bilancio 2026. Lo ha annunciato il presidente della Regione Eugenio Giani in visita all’opificio in terra ripolese, ma di proprietà del Comune di Firenze, insieme all’assessore al patrimonio di Palazzo Vecchio Dario Danti, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti e il confinante sindaco di Pontassieve Carlo Boni. Fino a qualche tempo fa il Comune di Firenze ipotizzava di fare delle Gualchiere un "Borgo dei Saperi", centro di alta formazione e ricerca.
A giugno è stato ultimato l’intervento di ripristino e recupero della funzionalità delle coperture, comprensivo di consolidamenti e ricostruzioni delle parti crollate con 340mila euro di risorse dal Fondo sviluppo e coesione 2021/2027. Ora si parla di un museo e un centro culturale, ma, annuncia Giani, "le Gualchiere potranno diventare anche un esempio di innovazione sostenibile, coniugando memoria storica, valorizzazione del patrimonio e produzione di energia pulita".
La Regione, ha detto, sta portando avanti contatti e valutazioni tecniche per trasformare l’ex opificio in una piccola centrale idroelettrica, in linea con quanto già avviato sulle briglie lungo l’asta dell’Arno di cui una parte è già operativa, altre sono in fase conclusiva. Contribuirà complessivamente a generare il 25% di energia rinnovabile necessaria al fabbisogno della città di Firenze.
Manuela Plastina