
Persiani: "Nuovi fondi serviranno per l’area ricreativa e la zona bar". Il parco ’inaugurato’ con la mostra dedicata a Pomodoro e Guadagnucci. Fontana: "Prima c’era il degrado, ora sempre più famiglie a passeggio".
Un giardino tornato alla vita. È il parco della villa della Rinchiostra, autentico polmone verde nel centro di Massa. Da quando nell’agosto scorso è stato riconsegnato alla città dopo mesi di restauro - finanziato con un bando delle periferie e lavori autorizzati dalla Sovrintendenza - è tornato a respirare, a vivere. Ce lo conferma Sara Fontana, dello staff del Museo Guadagnucci, ospitato dalla Villa all’interno del parco, che registra circa 3000 visitatori all’anno, comprensivi delle scolaresche. "Da quando sono finiti i lavori di restauro è aumentata la frequentazione del parco, e anche la qualità. Ora ci sono famiglie, persone che passeggiano o si siedono su una panchina a leggere un libro. Prima era abbandonato, c’era degrado". Da un mese poi sono stati messi i giochi per i bimbi. Sara ci mostra una mappa catastale del giardino per farci vedere che è stato recuperato il disegno dei viali, e che delle quattro fontane originarie sono state recuperate le due vicine all’ingresso principale, di cui era rimasto qualche resto, mentre le altre due non sono state ripristinate, dato che non ne era rimasta traccia. "In origine era un giardino all’italiana, poi a metà Ottocento era stato piantumato il bosco romantico" aggiunge Andrea Ginocchi, sempre dello staff del Museo.
Oggi nel parco c’è un via vai speciale. Al Museo Guadagnucci inaugura la mostra "Gigi Guadagnucci Giò Pomodoro - Conversazione sulla natura" e dopo si terrà il primo degli spettacoli previsti per animare il parco durante le serate estive. Ci sono anche tanti proprietari di cani. Ma il punto ristoro è chiuso, e non ci sono bagni pubblici. Si tratta della seconda fase dei lavori, da affrontare con nuove risorse "che in parte abbiamo - ci spiega il sindaco Francesco Persiani - riapriremo la dependance con bar e area ricreativa e demoliremo la baracca che ancora insiste". Per la manutenzione servono 30000-40000 euro l’anno. Mentre è in fase di progettazione anche un intervento di restauro di alcune parti della villa, oggetto di lavori di ripristino già nel 2006: "C’è un’interlocuzione con il Ministero della cultura" dice ancora Persiani. "I lavori esterni sono stati fatti molto bene - è il parere del deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese - una mostra così importante è un ottimo viatico per rilanciare tutto il parco e la villa".