ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Vincanta, la Memoria che resiste. Il teatro nel borgo narra le stragi

Mercoledì al via la terza edizione della kermesse fivizzanese che cresce e si amplia come spazi e proposte

Un momento della kermesse del 2024

Un momento della kermesse del 2024

"A Vinca c’è un luogo emblematico per cui le persone vengono ad ammirare ’Vincanta’ e io uso il teatro dove la partecipazione è necessaria e va utilizzata come forma di comunicazione". A parlare è Michelangelo Ricci, figlio d’arte, poeta e direttore artistico di ’Vincanta, la Memoria che Resiste’, spettacolo teatrale di grande valore artistico e sociale, giunto quest’anno alla terza edizione. Parlare di Vinca, significa anche far riemergere dal passato i ’Giorni dell’Apocalisse’, quelli che vanno dal 24 al 27 agosto 1944 in cui il paese,con i suoi abitanti, compresa ogni visibile forma di vita, furono investiti dalla furia omicida delle SS del Battaglione Esplorante del maggiore nazista Walter Reder che, con l’apporto delle Brigate Nere carraresi, fecero scempio di donne, bambini, anziani: tutti uccisi in maniera orrenda. Vittime che, alla luce dei fatti, non ebbero mai giustizia.

Perché rappresentare a livello teatrale il dramma di Vinca? "Il teatro è strumento che a prima vista lo si descrive come marginale rispetto a cinema e televisione – dice Michelangelo Ricci – invece è fondamentale in quanto rappresenta la prima forma di comunicazione fra le persone". Per lungo tempo ci si è dimenticati di Vinca… "Quanto accaduto a Vinca, mette in evidenza sia l’appartenenza filosofica, che quella pratica – aggiunge – di nazismo e fascismo. In Italia si tende invece a distinguere, ma in realtà non è cosi . Non si è più parlato di Vinca, perché era un argomento scomodo, si doveva toglierne l’importanza, non si doveva pertanto ’approfondire’ l’argomento…".

La nuova edizione di quest’anno nel programma vede l’estensione di spazi, incontri e modalità: un metodo per intrecciare con maggiore impegno la memoria storica, le arti, il paese e la sua comunità. Il festival 2025 vede come novità la partecipazione della ’Corale delle donne di Vinca’ e la riapertura della dismessa sede della Croce Rossa Italiana, chiusa da decenni. L’evento ’Vincanta’ quest’anno vedrà la propria inaugurazione alle 19 di mercoledì presso ’La Pubblica’ per un luogo della Memoria che resiste. Quindi alle 21.30 al ’Chioso’ vi sarà l’inizio dello spettacolo itinerante con la performance del Teatro dell’Assedio ’Il soldato andato dal Chioso al Fossato’. A seguire, in piazza del Fossato, una comunità che incanta, l’evento ’A chiare parole’ con Giovanni Contini e le testimoni dell’eccidio, le artiste e gli artisti del ’Vincanta’. Alle 23.30 ’Santuario Canti di Mezzanotte’ con ’Spacca la roccia bianca’ di e con Davide Giromini. Vincanta, proseguirà poi nei giorni di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 sempre con inizio alle 19.

"Desidero far diventare l’impegno su Vinca – conclude il direttore artistico Ricci – un’opera d’arte. Inoltre, alimentando in me e negli altri artisti questo desiderio di saper descrivere, attraverso Vinca, istanze di pace e di fratellanza fra la gente".

Roberto Oligeri