
Il settore pelletteria è uno dei più presenti nel territorio di Scandicci
"Convocheremo i brand. Da loro vorremo capire quale idea abbiano per la gestione della crisi e soprattutto quale sia il modello produttivo che intendono adottare". E’ una chiamata alla responsabilità d’impresa quella che la sindaca Claudia Sereni ha fatto pubblicamente nel corso della Festa dell’Unità cittadina. Fino a oggi i brand sono stati ‘i grandi assenti’ di questa crisi profonda del comparto della moda; l’amministrazione a questo punto chiede una maggiore interazione.
"In questi mesi di dialogo con le parti sociali, le associazioni di categoria, la regione, i sindacati – ha detto ancora Claudia Sereni – abbiamo condiviso l’analisi della situazione attuale e trovato molti punti di contatto, spunti e idee per sostenere la ripartenza del comparto. Ma non abbiamo mai avuto un vero dialogo diretto coi brand. Per questo motivo lavoreremo per convocarli; i marchi principali che lavorano sul territorio, che da questo territorio hanno tratto per anni forza lavoro, servizi e profitto. Ne farò uno degli obiettivi di questo mio secondo anno di governo".
La situazione per il comparto della pelletteria di lusso non è rosea. Secondo gli analisti anche il secondo semestre 2025 chiuderà col segno meno per quanto riguarda export, ordini e occupazione. Molti piccoli hanno già chiuso, stanno tremando anche le medie imprese; il problema è dovuto alla drastica riduzione dei volumi e dai costi sempre più alti rispetto ai compensi che invece sono ai minimi storici. Le imprese della filiera negli anni, hanno abbandonato imprenditorialità e creatività per essere sempre di più assemblatori di accessori di lusso per i brand.
"Coi grandi marchi – ha detto Sereni – parleremo non solo di lavoro, ma anche di territorio. Vorremmo conoscere per quanto possibile i loro progetti, come cambieranno i modelli di produzione, e più in generale instaurare una nuova relazione tra pubblico e privato, condivisa, positiva, che guardi anche alla ricaduta sociale sul territorio in cui lavorano". Il coinvolgimento dei marchi era auspicato da tempo da parte dei sindacati, ma anche dalle associazioni di categoria delle piccole e medie imprese. Vedremo quali saranno le mosse per portare al tavolo della trattativa i grandi manager francesi delle maison che a Scandicci hanno messo radici e portato insediamenti produttivi e possono contare su una filiera di terzisti piuttosto nutrita.
Fabrizio Morviducci