
Dopo lo strappo di alcuni territori per l’accordo col centrosinistra, difficoltà a riempire tutte le ’caselle’. Galletti ha la deroga di Conte, sarà capolista a Pisa e Massa: per lei possibile incarico nella futura giunta.
Altro giro altra corsa sotto forma di consultazione online per il Movimento di Beppe Conte. Eccetto Pistoia, in nessun collegio il M5s ha occupato tutti gli slot disponibili per la composizione delle liste. Sarà l’effetto dell’abbraccio al Pd e ai renziani che ha generato mal di pancia a oltranza per i grillini anti-casta della prima ora, riottosi perciò a farsi avanti per riempire le liste? Oppure una scelta politica conservativa e consapevole messa in atto dal gruppo dirigente regionale per spendere su più collegi stessi nomi e profili all’insegna del ‘meglio pochi ma fedeli alla linea’? Possibile che la verità stia nel mezzo, serpeggia un clima da redde rationem tra l’area fiorentina e i vertici, fortemente criticati da specifici territori (Massa-Carrara, Empolese-Valdelsa, Livorno) contrari alla candidatura bis di Eugenio Giani e del campo largo a tutti i costi. Intanto, dalle 10 alle 22 di oggi gli iscritti al Movimento da almeno sei mesi potranno esprimersi sulla piattaforma Skyvote rispetto alle autocandidature pervenute. Ma prima un bell’asterisco: Conte ha concesso la deroga del terzo mandato alla coordinatrice regionale Irene Galletti (in odor di giunta), capolista nella sua Pisa e a Massa-Carrara - così da assicurare insieme a Simone Magnani il numero minimo imposto dalla legge elettorale di due nomi per potersi presentare in quel collegio - e in corsa anche nella circoscrizione di Lucca, piazzata come quarta. Di nuovo, il minimo legale in un collegio da 8 posti tra Lucchesia e Versilia. "Menomale eravamo quelli che di professione non volevano vivere di politica", il borbottio interno che fa rumore. In caso di mancata approvazione delle proposte, le liste saranno composte seguendo l’ordine decrescente del numero di preferenze ricevute tenendo conto del criterio della rappresentanza di genere.
Ma chi si è proposto su Firenze città? Il primo nome è quello di Luca Rossi Romanelli, rappresentante del gruppo territoriale fiorentino, seguito dalla vice Eleonora Colucci. Soltanto terzo Lorenzo Masi, capogruppo in Palazzo Vecchio. In ordine, poi, una raffica di ex. Laura Magni come consigliera di quartiere, Roberto De Blasi in consiglio comunale, Gaia Margot Ciullini alle amministrative di giugno ‘24 e Angelo Spensierato nel consiglio di quartiere 4.
Trapiantato nella Piana (Firenze 2) il consigliere di maggioranza a Borgo San Lorenzo Tommaso Romagnoli, proposto ultimo in lista. Mentre nella circoscrizione di Firenze 4 (Mugello e Scandicci) troviamo capolista l’assessore alla Sicurezza della giunta a trazione Pd di Claudia Sereni Lorenzo Vignozzi e la consigliera comunale, sempre a Scandicci, Giulia Alderighi. Livorno, post accordo col Pd, paga pegno con solo 5 nomi su 8 possibili (capolista Francesca Fabbiani). Prato, Siena e l’Empolese-Valdelsa hanno raggiunto la soglia minima di candidature, con la pontederese Simona Terreni in corsa nei collegi di Firenze 2, 3 e 4. A Prato ci sono l’ex assessora Chiara Bartalini come capolista e il coordinatore comunale Carmine Maioriello. Siena potrebbe avere capolista Bonella Martinozzi, coordinatrice provinciale, mentre a Pistoia c’è il leader provinciale Simone Magnani. Ad Arezzo capolista Tommaso Pierazzi, coordinatore provinciale.
Francesco Ingardia