EMANUELE BALDI
Cronaca

Pd, il ’prezzo’ del campo largo . Tra Avs e civiche addio a sette seggi. I Cinque Stelle divisi sull’alleanza

Il gruppo Verdi Sinistra potrebbe piazzare dai due ai tre consiglieri e le liste eroderanno consensi. Incognita M5S da sempre debole nel voto locale. Ieri la levata di scudi: "In Toscana mai con i dem".

Il gruppo Verdi Sinistra potrebbe piazzare dai due ai tre consiglieri e le liste eroderanno consensi. Incognita M5S da sempre debole nel voto locale. Ieri la levata di scudi: "In Toscana mai con i dem".

Il gruppo Verdi Sinistra potrebbe piazzare dai due ai tre consiglieri e le liste eroderanno consensi. Incognita M5S da sempre debole nel voto locale. Ieri la levata di scudi: "In Toscana mai con i dem".

Cinque, forse sei scranni, perfino sette qualora qualche lista arrivasse a ottobre con i muscoli più lucidi del previsto. È il ’prezzo’ che il Pd, o forse è meglio dire l’attuale coalizione di governo regionale di cui fa parte anche Italia Viva, dovrebbe pagare al costituendo campo larghissimo (che ha ancora diversi spigoli da limare, il più appuntito manco a dirlo resta quello pentastellato).

La proiezione, con comprensibili margini di errore e chiaramente strutturata sulla probabilissima ma non scontata vittoria del centrosinistra in autunno, è piuttosto semplice da fare anche alla luce dei voti ’freschi’ delle europee del giugno 2024. Una tornata in cui i dem toscani tirarono un sospiro di sollievo sfiorando il 32% dei consensi con il consueto fortino rosso Firenze-Prato-Empoli che rispose presente all’appello elettorale. L’exploit fu di Avs (7,5%) mentre i Cinque Stelle si ’fermarono’ all’8,2%, ben al di sotto della media nazionale. I renziani sfiorarono il 5% e Azione prese il 2,8%. Il consiglio uscente del Granducato vede il Pd occupare 22 seggi mentre due sono di marca Iv. Una coalizione dunque da 24 poltrone. La probabile (ma non ancora sottoscritta nero su bianco) nuova santa alleanza contro le destre vedrebbe però, appunto, molti più attori in campo. Quante sedie imbottite potrebbero togliere gli alleati ai dem? Facciamo una stima, considerando la soglia di sbarramento del 3%, partendo da Avs (che nel 2024 a Firenze, tanto per dire, andò in doppia cifra).

Il voto amministrativo regionale tende a sottrarre in genere qualcosa al voto (più di opinione) di politiche ed Europee. Ecco dunque che l’alleanza tra Verdi e Sinistra potrebbe restare sopra la linea di galleggiamento del 6% portando in Consiglio due eletti così come fare il colpaccio, incassare più voti del previsto e strapparne 3. I Cinque Stelle alle tornate elettorali locali soffrono. Mettiamoci poi che in Toscana – salvo alcune aree del Livornese e dell’alta costa – non hanno mai brillato e che in più arriveranno tutt’altro che compatti sotto la bandiera del Giani-bis ed ecco che quindi la stima si attesta u uno/due consiglieri.

La lista civica Avanti con Giani, forte del frontman Eugenio, +Europa, Azione e cespugli vari, non dovrebbe aver difficoltà a raggiungere il 3% e a piazzare un altro consigliere. Strada spianata anche per i renziani, lista civica Orgoglio Toscana, (giovedì 31 l’ex premier sarà a confronto con Giani alla Festa dell’Unità di Reggello) che in Toscana doppiano il consenso nazionale. Fatte le dovute sottrazioni al Pd, sempre se ovviamente dovesse essere il centrosinistra a prevalere alle elezioni di ottobre, resterebbero in dote 17-18 poltrone in Consiglio. Da capire anche in che misura il potenziale 32% del Pd possa essere eroso in termini di consensi dalle civiche che in buona parte pescano dal mare gianiano.

Intanto – pur con tutti i ritardi del caso – si continuano a tessere i ricami del campo larghissimo con le prime ’consultazioni’ tra il Pd e gli alleati che dovrebbero iniziare venerdì nel Quartiere generale di via Forlanini. Il primo incontro previsto è con Avs che in queste ore non sta nascondendo maldipancia vari per le posizioni dei 5 Stelle che ’rivendicano’ come aperture dem nei loro confronti temi quali acqua pubblica e reddito sociali storici cavalli di battaglia proprio dell’alleanza tra Verdi e Sinistra Italiana.

Da registrare come ieri i malumori in prospettiva di alleanza con i dem siano esplosi dalle segrete stanze pentastellate. La nota, firmata dai gruppi territoriali M5s di Empolese-Valdelsa, Chianti, Grosseto, Carrara, Livorno, Colline Livornesi, Val di Cornia, è tranchant: "Pur apprezzando l’impegno e gli sforzi del presidente Conte nella costruzione di una vera alternativa progressista a questo disastroso governo di destra, diciamo un netto no ad una ipotetica alleanza con il Pd toscano consapevoli che il percorso di discontinuità più volte da loro manifestato non è mai partito e mai partirebbe al di là di alcune concessioni su alcuni nostri temi". Per i gruppi M5s "la Toscana non è pronta a questa alleanza" e "non è pronto il nostro elettorato, e soprattutto i nostri attivisti". In serata anche una nota della coordinatrice regionale dei 5 Stelle Irene Galletti: "Presto sarà convocata un’assemblea regionale e lì continueremo a confrontarci. La partecipazione si esercita con rispetto delle regole condivise, non con fughe in avanti". Il tempo stringe ma gli screzi restano. Liste e programmi? Non resta che prepararli sotto l’ombrellone.