REDAZIONE FIRENZE

Bufera su Europa Verde. Dissapori tra i due co-portavoce. Da Roma arriva il commissario

La decisione della direzione nazionale dopo le dimissioni-strappo di Cecilia Bassi a inizio giugno. Frizioni e "mancato coinvolgimento" su programma e candidature alla base della ’lite interna’ con Eros Tetti.

La decisione della direzione nazionale dopo le dimissioni-strappo di Cecilia Bassi a inizio giugno. Frizioni e "mancato coinvolgimento" su programma e candidature alla base della ’lite interna’ con Eros Tetti.

La decisione della direzione nazionale dopo le dimissioni-strappo di Cecilia Bassi a inizio giugno. Frizioni e "mancato coinvolgimento" su programma e candidature alla base della ’lite interna’ con Eros Tetti.

di Francesco Ingardia

Non c’è pace nel centrosinistra. Più minato che largo il campo contro le destre, da Iv ai 5Stelle, che dovrebbe - condizionale d’obbligo - abbracciare forze eterogenee tra loro alle regionali ottobrine. A ogni partito le beghe sue. Al Pd regionale il terremoto Bugetti a Prato e il commissariamento dei dem pisani che ha congelato il congresso, a quello nazionale gli tsunami in serie di Beppe Sala a Milano e di Matteo Ricci nelle Marche col presunto sistema “Affidopoli“. Tutti dossier che urtano contro “la questione morale 2.0“ (auto)vantata dal M5s di Giuseppe Conte.

Alla saga si aggiunge una nuova puntata: il commissariamento di Europa Verde Toscana, su ordine della direzione nazionale del 16 luglio scorso. Una longa manus che deriverebbe da una serie di "prese d’atto". Le dimissioni della co-portavoce Cecilia Bassi risalenti (addirittura) al 3 giugno, la mancata convocazione dell’assemblea da parte dell’esecutivo regionale per indicare la sostituta, più la mancata elezione del consiglio federale regionale - competente in materia di candidature, peraltro - da parte della Federazione Toscana.

Perciò, "preso atto della difficile situazione politica interna creatasi a seguito delle dimissioni" di Bassi, giunti a meno di tre mesi dalle elezioni, da Roma, piomba il commissario Filiberto Zaratti, parlamentare di Avs. Una sorta di “giudice per i divorzi“, dato che dovrà "affiancare il lavoro" della coppia demansionata a "sub commissari", Eros Tetti e Cecilia Bassi. La segreteria toscana dei Verdi limita l’affaire alla necessità di accompagnare formalmente i vari passaggi che la campagna elettorale richiede.

Ma i retroscena dicono altro, con versioni diverse a seconda della campana vicina a Tetti o Bassi. I primi, non nascondono l’amarezza per la decisione romana. Ma tant’è, "quando ci sono le regionali di mezzo ci sono tante pressioni nei partiti, qualcuno l’avrà fatto notare al nazionale, sicuramente non un amico". I secondi, rimasti silenti e defilati per non "spaccare" il fronte, lamentano ora una gestione degli affari di partito verticistica, accentratrice da parte di Tetti. Con una pregiudiziale di metodo "pre-politica" enorme per l’assenza di coinvolgimento nei passaggi decisionali su alleanze, programma, presentazioni nuovi ingressi (come quello dell’ex 5Stelle Silvia Noferi), candidature sia del governatore sia nelle liste.

Un monologo, insomma, sintetizzabile con una massima fatta in casa da Europa Verde: "Ma davvero qualcuno si era accorto che a fianco di Tetti ci fosse anche una co-portavoce femmina?".