REDAZIONE FIRENZE

Landi, dalla Lega ai Fratelli: "Lo ha fatto per opportunità. Si dimetta da vicepresidente"

Nervosismo del Carroccio dopo lo scippo del consigliere regionale a quattro mesi dal voto. Meini all’attacco: "E’ uno sgarbo politico e qui non c’entra solo la distanza da Vannacci".

Nervosismo del Carroccio dopo lo scippo del consigliere regionale a quattro mesi dal voto. Meini all’attacco: "E’ uno sgarbo politico e qui non c’entra solo la distanza da Vannacci".

Nervosismo del Carroccio dopo lo scippo del consigliere regionale a quattro mesi dal voto. Meini all’attacco: "E’ uno sgarbo politico e qui non c’entra solo la distanza da Vannacci".

Galeotto fu il passaggio del consigliere Marco Landi dalla Lega a Fratelli d’Italia. "Decisione che ci lascia stupiti e delusi, ma non troppo a pochi mesi dalle elezioni regionali - ammette la segreteria regionale del Carroccio, ponendo fine al silenzio stampa assordante delle prime ore -, proprio da lui che dalla Lega ha avuto tanto negli anni. Il sospetto che il cambio di partito sia per ragioni di opportunità più che di merito". A rincarare la dose ci pensa l’ex compagna di viaggio di Landi in Regione, Elena Meini. Convinta che l’addio non sia soltanto per il "tema Vannacci" e per la distanza abissale dalle tonnellate di ultra-sovranismo e decime con cui il generale ha condito il partito dopo il tesseramento. No, per Meini "il tema è più ampio" ed è quello delle regionali: "Auspichiamo che abbia la dignità di dimettersi da vicepresidente del consiglio regionale, così come ha fatto precedentemente anche il collega Casucci". Quest’ultimo, fresco d’approdo in Noi Moderati, avrebbe dovuto prendere parte ieri a un vertice parallelo ai lavori del consiglio regionale proprio con Meini, su richiesta del capogruppo FdI Vittorio Fantozzi "per portare avanti la discussione programmatica".

Un passaggio andato di traverso a Forza Italia per il "mancato invito" e letto dagli azzurri come un tentativo poi abortito di avvicinarsi a piè sospinto all’endorsement in favore del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi come candidato governatore. Sostegno, al momento, tutt’altro che unitario: "Spingono per Tomasi a tutti i costi e poi che fanno? Rubano un consigliere alla Lega - il fendente avvelenato dei forzisti -. Vogliono far saltare l’alleanza del centrodestra". In ogni caso, troppo fresca la ferita nella Lega per incontrarsi e parlare di programmi. "Naturalmente lo sgarbo politico non possiamo non evidenziarlo - ammette Meini -. Si è trattata di una scelta sorprendente di cui fino a ieri pomeriggio - martedì, ndr - non ne avevo coscienza". Fibrillazioni nel centrodestra nonostante gli appelli all’unità. FdI si è detta "disponibile ad accelerare i tempi per un tavolo di coalizione, già lunedì prossimo", l’apertura di credito dei due vice coordinatori Petrucci e Michelotti. Ma fino a lunedì il segretario regionale di FI Marco Stella non vuole attendere: "Per ricucire gli strappi serve un tavolo entro 48 ore".

Francesco Ingardia