REDAZIONE FIRENZE

"Il voto qui è un valore. Ma Paese e istituzioni restano troppo lontani"

Il sindaco di Sesto: "Elettori senza fiducia"

Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, è soddisfatto dell’esito del referendum nel suo comune ma ovviamente non nel Paese

Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, è soddisfatto dell’esito del referendum nel suo comune ma ovviamente non nel Paese

Se la partecipazione del corpo elettorale in Italia fosse stata come quella a Sesto Fiorentino, staremmo parlando di un altro film. Per il sindaco Lorenzo Falchi, il superamento del quorum nel suo Municipio è solo una "magra consolazione" rispetto al dato nazionale sull’affluenza alle urne degli italiani al referendum sul lavoro e cittadinanza.

In questa stagione di perenne disaffezione dei cittadini alla politica, però, mica male quel 53,02%… "Un dato significativo, non c’è dubbio. Ma avrei preferito dei dati più omogenei in tutta Italia. Nella nostra comunità, però, l’esito referendario dimostra quanto il voto sia considerato un valore e il diritto e l’onere di esprimersi un esercizio di democrazia. Su tutto il resto, c’è ancora tanto da lavorare: preoccupa la distanza tra Paese e istituzioni".

Perché? "Ho incontrato pochissime persone contrarie ai temi affrontati dai quesiti. Allarmante, piuttosto, è stato sentirmi dire ‘ma che vado a fare a votare, tanto non cambierà mai niente’".

Che significato politico estrapola dai 15 milioni di italiani che invece sono andati a votare? "Di questi, almeno in 13 milioni hanno votato sì ai quesiti sul lavoro. E’ un dato importante se pensiamo che alle politiche del 2022 il centrodestra ha vinto le elezioni con 12 milioni di voti. Questo vuol dire che se l’alleanza Pd-Avs-5Stelle si fonda dando un segnale di fiducia al mondo dei lavoratori la ritengo una base solida su cui partire".

Peccato che ancora alle Regionali si affianchi sempre e solo la parola impasse… "Adesso è il momento di prendere velocemente le decisioni. C’è un quadro nazionale, bene, ma dalla Toscana che arrivi ora la spinta a fare presto".

A proposito, resta sindaco o correrà in consiglio regionale come esponente di punta di Avs? "Ci sto riflettendo - ride, ndr -. Certo, dentro Sinistra Italiana spingono in molti per la candidatura, deciderò nelle prossime settimane. Ho ancora più di un anno di mandato come sindaco. Per adesso mi preme più che Avs sia il partito che spinga realmente Pd e 5Stelle a sedersi allo stesso tavolo".

Così dimentica IV e i centristi che guardano a sinistra. "Credo che ormai ci sia un asse fondante della coalizione Pd-Avs-5Stelle. Se questa definizione di base è chiara, non dobbiamo avere paura né sottrarci al confronto e alla discussione con i moderati".

F.I.