
Falsi siti, doppi pagamenti, richieste di versamenti esteri o fuori dai circuiti ufficiali. Federconsumatori: "Cautela prima di diffondere i propri dati e occhi aperti".
Tempo di vacanze, tempo di truffe. Proprio con la stagione estiva e le ferie, aumentano anche i raggiri che hanno nel mirino chi si appresta a mettersi in viaggio. Ma quali sono i più comuni? E come difendersi? Lo abbiamo chiesto a Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana, associazione da sempre attiva su questo tema.
Qual è la situazione questa estate?"Dal 1° aprile al 30 giugno, agli sportelli di Federconsumatori Toscana, si sono rivolte 321 persone che hanno avuto problemi con le prenotazioni. Un numero importante".
Quali sono i casi più frequenti?"In questi giorni stiamo ricevendo presso i nostri sportelli numerose segnalazioni di e-mail truffa, che imitano noti portali di prenotazione chiedendo di effettuare nuovamente pagamenti non andati a buon fine. Le e-mail giungono pochi giorni prima della partenza, soprattutto a chi ha prenotato soggiorni all’estero. Invitiamo i cittadini a prestare la massima attenzione: si tratta di truffe, che riproducendo grossolanamente la grafica di noti portali, reindirizzano i pagamenti su altri siti, spesso privi di ogni basilare parametro di sicurezza. Se quindi avete ricevuto e-mail simili non cliccate sul link proposto, ma contattate la struttura ricettiva, direttamente o tramite la piattaforma sulla quale avete prenotato la prima volta. Nel caso in cui abbiate già cliccato, o ancora peggio effettuato un doppio pagamento, vi consigliamo di rivolgervi a un’associazione consumatori come la nostra".
Capita anche di sentirsi proporre di uscire dall’app o dalla piattafoma di riferimento per prenotare a prezzi più convenientei..."Questo metodo si basa sulla convenienza: uscendo dall’app, noi risparmieremmo i costi di prenotazione, mente il proprietario risparmierebbe i costi di gestione. Uscire dalle piattaforme, però, è rischiosissimo se non sappiamo con chi abbiamo a che fare, perché non siamo più protetti da eventuali truffe, nel caso in cui il proprietario o presunto propritario sparisca con la caparra. Meglio quindi spendere qualcosa di più, ma muoversi in sicurezza".
Ci sono altri rischi?"I casi più ricorrenti riguardano sempre le prenotazioni. Per esempio capita che il proprietario di casa dica di essersi appena trasferito all’estero. Si mostra comunque inizialmente molto disponibile; spesso invia anche un contratto fittizio per dare l’impressione che sia tutto molto rigoroso. Il più delle volte cerca di concludere in fretta la prenotazione e quindi il pagamento della caparra che verrà versata su un conto internazionale, perché come ci ha detto lui stesso, si è appena trasferito. Una volta versata la caparra il proprietario sparisce e il conto estero è difficilmente rintracciabile. Non solo: i documenti che abbiamo fornito per il contratto potrebbero essere usati dal truffatore per creare identità fasulle per i prossimi raggiri. Dunque: prudenza e occhi aperti".
Lisa Ciardi