
La keybox nascosta da un host di origini straniere nella sua cassetta delle lettere in un palazzo di Borgo Albizi
Due anni di imposta di soggiorno non versata, per un ammontare di circa 250mila euro. Ora, però, il gestore di una serie di appartamenti destinati ad ospitalità turistica dovrà restituirli alle casse municipali, centesimo su centesimo. L’imprenditore è stato ’beccato’ dal Reparto Antievasione della Polizia Municipale di Firenze, in collaborazione con la Direzione Risorse Finanziarie, che lo ha sottoposto a una meticolosa verifica fiscale.
In particolare, spiega Palazzo Vecchio, l’uomo "incassava dai turisti le somme dovute per l’imposta di soggiorno, senza poi riversarle al Comune" e questo sarebbe accaduto "non sporadicamente: il gestore ha omesso di comunicare il numero degli ospitati per un totale di 28 mensilità nel periodo compreso tra il settembre 2022 e il dicembre 2024. Mesi in cui, quindi, non è stato dichiarato nessun ricavo e non è stata versata nessuna imposta di soggiorno nonostante le strutture fossero pubblicizzate su siti Internet specializzati".
Il gestore inoltre avrebbe "dichiarato ai fini dell’imposta una capacità ricettiva molto inferiore rispetto alla realtà: 38 posti letto invece di 82, uno stratagemma – per il Comune – messo in atto per eludere, in caso di accertamento fiscale, almeno la metà delle imposte evase". Con questa operazione il Comune si aspetta un recupero da parte della direzione risorse finanziarie di tutto il denaro non dichiarato ed evaso.
"Questi controlli della Polizia municipale sono molto importanti: prima di tutto perché l’evasione fiscale danneggia i cittadini e gli imprenditori onesti che si trovano a fare i conti con fenomeni di concorrenza sleale – dichiarano l’assessore alla Polizia Municipale Andrea Giorgio e allo Sviluppo economico e Turismo Jacopo Vicini –. Ma sono anche una forma di garanzia per i turisti che, quando visitano Firenze, devono essere sicuri di poter usufruire di una offerta ricettiva regolare e di qualità. Grazie al reparto antievasione della Polizia municipale che, insieme alla direzione risorse finanziarie, sta portando avanti questo lavoro prezioso che andrà avanti in modo sempre più capillare, anche in collaborazione con le altre istituzioni e le altre forze di polizia, perché il contrasto all’evasione fiscale e all’abusivismo è fondamentale".
E intanto, in un condominio di Borgo Albizi, i residenti segnalano la ’furbata’ di un host straniero che ha ben pensato di continuare a utilizzare la keybox nonostante sia stata vietata da un provvedimento della sindaca Sara Funaro e da una circolare del ministero dell’Inetrno che impongono il riconoscimento ’de visu’ degli ospiti. La cassetta portachiavi è stata nascosta in una cassetta delle lettere apribile da chiunque. E per entrare nel portone basta suonare a un campanello indicato nella prenotazione. Come si dice: fatta la legge, trovato l’inganno. Ma quest’astuta trovata ora potrebbe costare cara al proprietario dell’appartamento: 160 euro di multa più una verifica fiscale.
AnPassan