
La sindaca Sereni illustra i passi avanti del cantiere e i dettagli del progetto "Immaginiamo un luogo che vada oltre lo spettacolo e diventi punto di ritrovo".
Teatro Studio, piano per la rinascita. Sulla tabella di marcia, dall’apertura dei lavori, ci sono sei mesi di ritardo, ma la sindaca ha garantito che siamo in dirittura, e che l’obiettivo è quello di aprire per la stagione teatrale 2026-27. "I lavori – ha detto la sindaca Claudia Sereni – sono ormai in conclusione. Ultimata ormai la parte muraria, stiamo seguendo l’allestimento scenotecnico della sala. E’ un momento fondamentale perché vogliamo che il nostro teatro abbia le migliori dotazioni. Contiamo di chiudere il cantiere entro l’anno, in modo poi da potersi dedicare agli aspetti gestionali".
In base allo studio di un gruppo di lavoro allestito dalla vecchia amministrazione specificamente per il Teatro Studio, l’edificio dopo la ristrutturazione viene immaginato come luogo aperto alla cittadinanza, non solo per assistere a eventi di prosa, danza o altre manifestazioni come concerti o performance, ma anche come spazio di formazione e confronto civico e sociale per le nuove generazioni. Da questo punto di vista, nasce l’idea di un bistrot da tenere sempre aperto, anche al di là delle attività propriamente teatrali, iniziativa che può rappresentare una leva strategica per attrarre più persone.
Ma sul tema della gestione degli eventi culturali la sindaca è andata ancora più avanti. "E’ chiaro che il teatro avrà la sua direzione artistica, il suo nucleo gestionale e direttivo. Ma la nostra idea è quella di dare vita a un soggetto capace di indirizzare l’attività culturale a Scandicci, tenendo insieme un distretto costituito tra l’auditorium del centro Rogers, l’Acciaiolo e appunto il teatro. Stiamo ragionando con le istituzioni regionali per dare vita a un soggetto capace di rimettere il nostro Teatro Studio al suo posto nel novero delle strutture di rilievo regionale e nazionale".
Certo, dagli anni ’80 il contesto è cambiato. "E’ un delicato lavoro di ingegneria culturale – ha concluso la prima cittadina – fatto in un momento difficile come quello attuale, ma che abbiamo l’ambizione di ritenere efficace per riattivare un luogo prestigioso come il Teatro Studio".
In base al progetto il teatro che porta il nome dell’ex sindaca Mila Pieralli avrà una platea automatizzata in grado di adattare gli spazi della sala alle diverse esigenze artistiche e di produzione, oltre alla riorganizzazione dell’ingresso, a un rinnovato foyer, alla sala e alla scena al piano terra, agli adeguamenti acustici, agli allestimenti del nuovo sistema audio, alla cabina regia, all’adeguamento dell’impianto luci scena, a quello degli impianti tecnologici, alla riqualificazione degli spazi esterni, alla pensilina ingresso e alla torre scale, per finire con le predisposizioni per i sistemi video e multimediali.