
I bidoni. accanto alla fermata degli autobus di piazza Mazzini sono stracolmi
Trasformare i cestini stradali in mini-discariche, dove depositare i rifiuti prodotti in casa, anziché occuparsi di fare la raccolta differenziata, è una brutta abitudine, che in estate tende ad aumentare. Lo sanno bene a Compiobbi, dove i bidoni che sono accanto alla fermata degli autobus di piazza Mazzini sono stracolmi di sacchetti.
Si tratta dei quattro "carrellabili" colorati (due gialli della carta, uno per il multimateriali, uno per l’organico), che saranno sicuramente stati posizionati in maniera non proprio felice da un’attività commerciale della piazza, ma resta il fatto che da un mese a questa parte sono presi d’assalto. Così chi prende l’autobus lo fa fra cattivi odori e, pare, pure fra ratti che scorrazzano.
Nella Valle del Mugnone piovono segnalazioni invece per i cestini dei giardinetti, che si riempiono all’inverosimile specie nel fine settimana. "Se oggi parti per un week end, dove lo metti lo sporco?- si chiedono dalle Caldine- Naturalmente mi riferisco all’umido ed altre cose che 3 giorni in casa, con questo caldo non puoi tenere.". Il calendario della raccolta "porta a porta" infatti mal si concilia con ferie e vacanze.
E poiché, su tutto il territorio comunale, non esiste un’area ecologica, ecco che le persone "si ingegnano". Che siano cassonetti privati di negozi e bar (ma c’è anche chi ha trovato dei sacchetti davanti l’uscio di casa, accanto al proprio bidoncino) oppure cestini pubblici l’estate fa emergere la criticità della raccolta porta a porta "integrale". "Le persone sono ignoranti e maleducate ma questo tipo di raccolta così come è impostato è sbagliato- lamentano sui social fiesolani -. È stato sbagliato dalla vecchia amministrazione e la nuova continua a sbagliare con un immobilismo su un problema chiaro a tutti ma che nessuno vuol risolvere".
Nella discussione si inserisce anche il consigliere comunale Andrea Bandelli, che torna a proporre l’introduzione dei cassonetti con la chiave.
"Sono più igienici, controllati e- ricorda Bandelli- hanno un costo di gestione minore della raccolta porta a porta".
Daniela Giovannetti