
Il dibattito sugli affitti brevi a Firenze si riaccende dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato la...
Il dibattito sugli affitti brevi a Firenze si riaccende dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato la circolare del ministero dell’Interno sull’obbligo di identificazione "de visu" degli ospiti per il check-in. Una decisione che Marco Stella (nella foto), capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, definisce una "pietra tombale" sulle politiche della giunta Funaro, chiedendo lo smantellamento immediato della task force comunale anti-locazioni turistiche e l’annullamento del Regolamento cittadino in materia. "Il Tar – sottolinea Stella – parla chiaramente di violazione dei diritti di proprietà, della libertà d’impresa e di concorrenza sleale a danno delle attività di locazione breve". Una posizione che ha suscitato la dura replica di Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana, secondo cui Stella ignora i problemi reali della città. "L’allontanamento dei residenti dal centro, l’esplosione dei canoni e la scarsità di alloggi sono criticità concrete, non secondarie", afferma Cursano, che difende l’intervento pubblico come necessario per governare l’overtourism e tutelare l’equilibrio socio-economico di Firenze.
"Non è una crociata contro le locazioni brevi, ma contro l’abuso di un sistema privo di regole", aggiunge. La controreplica di Stella non si è fatta attendere: "Siamo noi a essere esterrefatti – ha detto – da chi invoca norme liberticide che coartano la libertà d’impresa. La sentenza del Tar parla chiaro: la circolare creava un vantaggio ingiusto per le strutture alberghiere, danneggiando chi ha investito nei check-in automatizzati". E conclude: "La ragione, e soprattutto il buon senso, sono dalla nostra parte".
Rossella Conte