REDAZIONE FIRENZE

Tornano le keybox in centro. Ora sono sulle rastrelliere. Nuovi controlli dei vigili

Negli ultimi giorni segnalazioni alla Municipale da parte di molti residenti. Una decina quelle sequestrate: erano tra Santa Croce e Sant’Ambrogio .

Una decina le keybox trovate e sequestrate nel centro di Firenze dalla Polizia Municipale

Una decina le keybox trovate e sequestrate nel centro di Firenze dalla Polizia Municipale

A Firenze (purtroppo) tornano le keybox, le cassette portachiavi usate dagli host per consegnare le chiavi degli alloggi agli affittuari senza incontrarli di persona. Nonostante il divieto stabilito da Palazzo Vecchio e il richiamo contenuto in una circolare del Ministero dell’Interno – che obbliga al riconoscimento de visu degli ospiti negli affitti brevi – molte di queste scatole stanno riapparendo in città, soprattutto nei quartieri più turistici.

Le segnalazioni dei cittadini sono aumentate nelle ultime settimane, tanto che la Polizia Municipale ha intensificato i controlli, soprattutto nelle zone tra Santa Croce, Sant’Ambrogio e San Lorenzo. Fino alla fine della scorsa settimana sono state sequestrate almeno una decina di cassette: erano state attaccate a rastrelliere, segnali stradali, ringhiere o infissi pubblici, spesso con lucchetti o fascette metalliche. Per il Comune si tratta di una violazione grave, che oltre a contravvenire alle norme sul decoro urbano e l’occupazione del suolo pubblico, aggira l’obbligo di legge pensato per garantire sicurezza e tracciabilità degli ospiti. "Non è solo una questione estetica, ma di legalità e ordine pubblico", fanno sapere da Palazzo Vecchio.

Il fenomeno, seppur ridotto rispetto al passato, testimonia la resistenza di alcuni operatori turistici alle regole più stringenti introdotte nell’ultimo anno. In molti casi si tratta di proprietari che gestiscono più appartamenti e che preferiscono continuare con la gestione “automatizzata” del check-in, nonostante i divieti.

L’amministrazione promette di intensificare i controlli nelle prossime settimane. E non si escludono sanzioni più dure per chi continuerà a violare le norme. Anche perché, sottolineano da Palazzo Vecchio, "non si può da una parte chiedere regole e trasparenza, e dall’altra ignorarle per comodità o profitto". Per gli host che violano la legge, oltre a una multa da 160 euro, è prevista une vera e propria verifica fiscale che riguarda il corretto versamento della tassa di soggiorno nelle casse comunali. Nei mesi scorsi la Municipale ha posto sotto sequestro, in centro e in periferia, oltre 200 keybox e solo alcune sono state richieste indietro dai legittimi proprietari. Tutte le altre, trascorso un determinato periodo di tempo, verranno probabilmente distrutte.

Anche se va ricordato che il Tar del Lazio ha annullato la circolare del ministero dell’Interno che imponeva l’identificazione “de visu” degli ospiti, rendendo di fatto inutilizzabili i sistemi di self check in come gli ormai celebri lucchettoni o keybox. Chissà che la stessa cosa non possa accadere anche a Firenze come annunciato da più associazioni degli host.

AnPassan