
L’obiettivo: diradare la presenza di persone problematiche e garantire sicurezza
Erano stati promessi e sono arrivati, i nuovi sistemi antitaccheggio all’Esselunga di via Canova. A seguito dei reiterati furti, l’azienda della grande distribuzione ha incrementato le misure di contrasto ai reati predatori. Da pochi giorni sono infatti stati installati dei cancellini a tutte le casse che si aprono solo scansionando il codice a barre sullo scontrino che comprova il pagamento della spesa: barriere analoghe a quelle già presenti alla casse self-service. Un problema, quello dei furti di merce poi spesso rivenduta abusivamente, che si porta dietro una platea di soggetti che vivono di espedienti e che hanno preso a gravitare intorno al centro commerciale, rendendosi autori di una diffusa insicurezza. Si sono moltiplicati nei mesi scorsi gli episodi di ladri che, beccati a uscire senza aver pagato la spesa, seminavano scompiglio.
I casi più clamorosi? L’8 maggio un volto noto dei tossicodipendenti che stazionavano sotto i portici, allontanato perché colto a rubare, tornò con un’ascia con cui danneggiò la vetrina. E poi a febbraio ci fu la scazzottata ingaggiata da un ex calciante che aveva causato vari problemi di ordine pubblico, intervenuto per sostenere la propria fidanzata appena colta a rubare e allontanata dal vigilante. Ma la guardia si difese e atterrò l’aggressore. Un ennesimo episodio che portò il Comitato Quartiere 4 poche settimane dopo a manifestare con centinaia di persone al centro commerciale per chiedere sicurezza, e anche i sindacati manifestarono per lo stesso motivo.
"Grazie all’installazione delle nuove barriere, la situazione all’Esselunga sembra finalmente migliorare – plaudono dal comitato –. Un passo importante per arginare il caos dei furti che per troppo tempo ha penalizzato cittadini e lavoratori. Il comitato, con determinazione, ha fatto pressione affinché si ristabilisse quell’ambiente sicuro e civile che ci era stato sottratto. Oggi possiamo dire che l’impegno sta dando i suoi frutti. Ma non abbassiamo la guardia".
Carlo Casini