PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Il lago visto da vicino: "I pericoli sono pochi. Ma servono più servizi"

Il viaggio sul gommone nel maxi bacino dove è morto Mohamed "Ora nuovi cartelli per la sicurezza. Ma per sorvegliare ci vogliono fondi".

Il viaggio sul gommone nel maxi bacino dove è morto Mohamed "Ora nuovi cartelli per la sicurezza. Ma per sorvegliare ci vogliono fondi".

Il viaggio sul gommone nel maxi bacino dove è morto Mohamed "Ora nuovi cartelli per la sicurezza. Ma per sorvegliare ci vogliono fondi".

di Paolo GuidottiBARBERINO DI MUGELLOOrmai da un quarto di secolo dà preziosa acqua potabile alla città. E ha cambiato il paesaggio di quella parte di Mugello tra San Piero a Sieve e Barberino. È il bacino più grande della Toscana, il lago di Bilancino. E di recente è stato teatro, e non è la prima volta, di un evento tragico, la morte in acqua di un bambino di dieci anni. Una tragedia che ha riportato attenzione sul lago mugellano, e sulle sue caratteristiche. Per vedere da vicino quel che Bilancino è, domenica scorsa siamo saliti sul gommone del Circolo Nautico Mugello, club che da venticinque anni è presente sulle rive del lago. Insieme alla sindaca di Barberino di Mugello Sara Di Maio, e al presidente dello stesso Circolo Nautico, Luigi Mercatali. Mercatali, noto farmacista di Borgo San Lorenzo, è un grande appassionato di sport acquatici. E Bilancino lo conosce benissimo.

La prima domanda è d’obbligo: il lago mugellano è pericoloso? La sua è una risposta perentoria: "Questo lago non è pericoloso. Certamente, come accade anche in mare, se una persona si sente male in acqua può affogare. Qui non ci sono fondali strani, e come circolo nautico siamo qui dal 2000 ma mai abbiamo visto un mulinello. Certo, c’è la melma, ma siamo in un lago. Non credo che le disgrazie accadute possano attribuirsi al bacino".

Mentre parla il gommone fende le acque, limpide, e senza quel tipico, fastidioso odore di lago. Sulle sponde l’acqua lambisce la vegetazione, e qua e là si intravedono barchette attrezzate con pescatori in attesa di lucci o di carpe, e famiglie con bambini, o coppie più attempate, con sdraie e sedie da spiaggia.

Una signora è in cerca di fresco, immersa nell’acqua. Il maggior numero di bagnanti lo si incontrerà più tardi, bambini e adulti, davanti allo stabilimento balneare del Bahia, ordinate file di ombrelloni e lettini, pedalò e canoe, e in acqua un paio di nuotatori che si allenano, con accanto la boa di sicurezza.

Mercatali lo ribadisce: "Un lago come questo ha una chiara vocazione turistico-sportiva. E se venisse attrezzato il turismo prenderebbe maggiormente piede. Per l’attività di vela già facciamo 12-14 regate l’anno anche di livello nazionale. Se avessimo spazi più grandi potremmo fare campionati italiani con 60-80 barche. Inoltre, proprio nei giorni scorsi, le federazioni nazionali hanno manifestato interesse a utilizzare il lago per la canoa e il kayak. Per il canottaggio, a causa dei venti, il bacino non è idoneo, mentre per canoa e kayak sì. Si tengono poi, con grande successo, i campionati nazionali di triathlon".

Da vent’anni il Circolo Nautico Mugello attende il via libera per costruire sul lago una sede, dotata di pontile, accesso all’acqua, servizi. Sarebbe un altro prezioso presidio di sorveglianza per il lago, funzione che oggi il Circolo già svolge per le emergenze, come l’arrivo dei Canadair sul bacino ad attingere acqua, con i soci del club che vanno con le loro imbarcazioni ad avvertire i bagnanti per una rapida uscita dall’acqua. La sindaca Di Maio sui tempi di realizzazione del porticciolo del Circolo Nautico non si sbilancia ma rassicura.

"Non sarà dopodomani ma la progettazione è in fase avanzata, e con il progetto in mano sarà più facile anche la ricerca di finanziamenti". Di Maio parla anche dell’area eventi che presto sarà realizzata nell’area dell’Andolaccio, per una capienza fino a 15 mila spettatori. Andolaccio dal quale il prossimo Ferragosto partiranno gli spettacolari fuochi d’artificio sul lago. Ma lo spettacolo vero è il lago in sé, circondato dalle colline e dai monti del Mugello. Che dall’acqua sono una vista straordinaria. Un luogo sicuramente poco valorizzato, e bloccato nel suo possibile sviluppo.