
"Invece dei flash mob, il presidente Giani risponda alla nostra richiesta di un tavolo urgente. Chi amministra non fa passerelle,...
"Invece dei flash mob, il presidente Giani risponda alla nostra richiesta di un tavolo urgente. Chi amministra non fa passerelle, risolve i problemi". Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai era stata molto diretta nel non aderire alla manifestazione di qualche giorno fa dei colleghi primi cittadini del Valdarno fiorentino e aretino: con la fascia tricolore, hanno preso il treno delle 8 direzione Santa Maria Novella per andare a protestare contro lo spostamento dei regionali dalla direttissima alla linea lenta dal 1° gennaio prossimo. Chiassai è stata l’unico sindaco a non aderire, chiedendo piuttosto di tornare al tavolo di lavoro per discutere di questa ennesima tegola per i pendolari del Valdarno: la delibera ART del 6 dicembre 2024 ha decretato la scadenza della proroga che tuttora permette ai treni che non arrivano ai 200 km/h di passare dalla direttissima.
Dal 2026 si va sulla lenta. Anche gli utenti stessi non hanno aderito al flash mob: sia il Comitato pendolari del Valdarno che il Movimento consumatori hanno ribadito la necessità di fatti concreti per tutelare il loro diritto di viaggio. Condivide la loro posizione la consigliera regionale FDI Elisa Tozzi: "Siamo disposti a farci promotori per organizzare un incontro con Regione e sindaci per avviare un dialogo autentico con Rfi e chiedere nello specifico una nuova deroga" fino all’arrivo dei nuovi treni. Il collega di Noi Moderati Marco Casucci (in foto) propone però di fermare gli scontri politici. "Lavoriamo insieme per risolvere i problemi dei pendolari" propone e annuncia di aver sollecitato un’interrogazione parlamentare sulle criticità della linea ferroviaria Firenze-Arezzo-Roma e l’istituzione di un tavolo permanente sul trasporto pubblico locale per il Valdarno.
M. P.