
Dal 2026 i treni del Valdarno transiteranno sulla linea lenta
Fa discutere anche in consiglio regionale la notizia che dall’inizio del 2026 i treni dei pendolari del Valdarno passeranno dalla linea lenta invece che sulla direttissima. L’assessore Stefano Baccelli ha ribadito "l’impegno della Regione a chiedere il mantenimento degli attuali convogli sulla direttissima fino al completo rinnovo del parco rotabile. Faremo una nuova iniziativa per sollecitare ART, il Ministero e RFI a rivedere le proprie decisioni". Ha ammesso che l’Aretina tra la fine del 2023 e la metà del 2024 ha mostrato forti pecche sul fronte puntualità e regolarità per cantieri e interferenze tra treni regionali e a lunga percorrenza. La scelta di spostare i treni sulla lenta, per Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia "è una mazzata per migliaia di lavoratori e studenti. A penalizzare i valdarnesi è il forte ritardo del programma di rinnovo del materiale rotabile, perché la volontà di limitare l’utilizzo della direttissima a treni che circolano almeno a 200 km orari era nota da tempo".
Giudica "preoccupante che la giunta oggi non sappia indicare una data per il completo rinnovo del parco treni. Oltre al danno, regna l’incertezza". I consiglieri Pd scagionano la Regione: "È stata la prima a segnalare ufficialmente la propria contrarietà allo spostamento dei treni - dicono i consiglieri Ceccarelli, De Robertis, Rosignoli - con due lettere indirizzate ai soggetti competenti, ponendo con forza sul tavolo istituzionale una questione che incide direttamente sulla qualità della vita di migliaia di pendolari. Nel contratto firmato anni fa, ea prevista la fornitura di nuovi treni per il servizio regionale che hanno velocità oltre i 200 km/h, idonea a percorrere l’alta velocità. Se causa pandemia è slittata la consegna, è logico slittare anche l’efficacia dell’ordinanza Art, come richiesto dalla Regione".
Il 17 giugno, annunciano i tre consiglieri Pd, "saremo al fianco dei sindaci del Valdarno che protesteranno ufficialmente raggiungendo in treno Firenze con la fascia tricolore fino alla sede di RFI, all’interno della stazione di Santa Maria Novella". Qui è previsto un flashmob.