
È l’inizio di un cammino autonomo dopo la separazione dalla storica polisportiva e dalla pallavolo. Il presidente Malagnino: "Spazio al divertimento e allo stare insieme. L’agonismo arriverà".
Un nuovo corso per la Sales, che si divide in due società, senza però dimenticare il centro di ogni opera salesiana: i suoi valori, radicati nella tradizione e nell’attività educativa di ogni giorno. Nasce, infatti, la nuova società Sales Calcio, una società più competitiva con l’obiettivo della crescita sportiva ma con forti valori al centro del progetto, che si scorpora dalla storica polisportiva e dalla pallavolo, anche grazie al completamento del manto erboso al centro sportivo di via Gioberti, inaugurato pochi mesi fa dalla sindaca Sara Funaro. L’obiettivo è uno: crescere. Ma anche migliorare le prestazioni sportive, senza dimenticarsi il focus sull’educazione e la formazione, in un’ottica di sport sano e inclusivo, che metta al centro i ragazzi. Senza dimenticare il ruolo degli sponsor, con nuovi investitori, fondamentali per garantire possibilità, in particolare nel settore tecnico.
Sono questi i punti cardine su cui il nuovo gruppo dirigente insiste. Un gruppo eterogeneo, formato da 11 soci fondatori, che sono anche professionisti noti in città, e che vedono confermati sia il direttore sportivo Roberto Conti, sia il responsabile della scuola calcio, Alessio Giovannelli. I due saranno coadiuvati da un consiglio formato da Lapo Alessandri, Marco Agnoletti, Luca Giorgi, Marina Bechi e Damiano Bugli. Oltre a loro, ci sono Daniele Del Cucina, Alessandro Greco e Silvia Innocenti. E poi Duccio Micheli e Walter Nunziati.
Non manca anche il nuovo presidente, Giancarmine Malagnino, che spiega: "La Sales non vuole essere una società che esaspera il livello agonistico fin da piccoli. Crediamo fermamente che nella scuola calcio i bambini debbano prima di tutto divertirsi, stare insieme, imparare il rispetto e le regole. L’agonismo arriverà, crescendo, nel momento giusto. Non prima". È una scelta maturata, quella di Malagnino, in un contesto che conosce da tempo perché "Ho iscritto il mio primo figlio alla Sales Calcio più di un decennio fa, quando aveva 5 anni, e da subito ho trovato un ambiente sano, accogliente, con principi che condividevo pienamente. È lì che è cominciato il mio coinvolgimento: da genitore a dirigente accompagnatore, fino a entrare nel vivo della vita societaria".
È quindi per questo che "oggi sono onorato di ricoprire il ruolo di presidente. Un grazie speciale va a Maurizio Razzi che per tanti anni ha svolto con passione e dedizione questo ruolo". Un compito, quello della nuova società, che vuole essere, quindi, in linea con lo spirito salesiano.
E per farlo è stato scelto di rafforzare il legame con l’Istituto dei Salesiani, in una collaborazione più stretta e proficua con l’attività educativa, così da rendere lo sport uno strumento di crescita personale e di coesione per una comunità giovane. Un’impostazione, quella della nuova Sales Calcio, che va incontro alle sfide educative della quotidianità, per un ambiente sportivo serio, ma anche competente e accogliente. E così la discesa in campo non è solo quella della passione e della serietà, ma anche del sorriso e dell’entusiasmo. In un’educazione al gioco e, quindi, alla vita.
Lorenzo Ottanelli