Antonio Passanese
Cronaca

Affitti brevi al setaccio: denunce per i Cin falsi, venti multe anti keybox. E spuntano evasori Tari

Polizia municipale contro gli host irregolari: da inizio anno 1.135 sanzioni. Imprenditore pubblicizzava quattro attività con un solo Codice di identificazione

Turisti a Firenze in procinto di entrare in un palazzo del centro trasformato in affittacamere

Turisti a Firenze in procinto di entrare in un palazzo del centro trasformato in affittacamere

Firenze, 31 maggio 2025 – Altro che vacanze da sogno: dietro le finestre dei B&B fiorentini si nasconde a volte una vera e propria sceneggiatura da commedia urbana. La polizia municipale, nei suoi controlli sulle strutture ricettive (da gennaio al 25 maggio), ha scoperto un piccolo campionario di creatività applicata all’arte dell’ospitalità. Un host è stato pizzicato con un Cin falso – il Codice Identificativo Nazionale obbligatorio per legge – come se bastasse un numero finto per trasformare un appartamento in regola.

Ma non finisce qui. Altri venti proprietari, con sorprendente candore, si sono presentati spontaneamente a reclamare le keybox rimosse dagli agenti dai muri dei palazzi (quelle sequestrate sono 220 totali).

Quei box grigi e anonimi che spuntano come funghi accanto ai citofoni, e che consentono di far arrivare i turisti direttamente al letto senza passare dal “buongiorno”, erano stati vietati dal Comune per motivi di sicurezza e decoro. In cambio del gesto, hanno ricevuto una bella multa da 400 euro e, probabilmente, un ripasso del regolamento. Nei loro confronti, ora, verranno avviate anche delle verifiche tributarie e fiscali. A chiudere il cerchio, venti gestori denunciati per aver effettuato check-in da remoto, violando l’articolo 109 del Testo unico di Pubblica Sicurezza, che prevede l’identificazione “de visu” degli ospiti e la comunicazione tempestiva alle autorità. In pratica, i turisti entravano da soli, come se fossero i protagonisti di una escape room, senza che nessuno vedesse un documento o chiedesse loro il nome.

L’operazione rientra nel piano del Comune per mettere ordine nel caotico mondo degli affitti brevi, dove spesso l’unica cosa lunga è la fila di furberie. E Firenze, che di teatro ne sa qualcosa, assiste con attenzione a ogni nuovo atto. Ma la municipale, che, in cinque mesi, ha passato al setaccio 275 strutture ricettive del capoluogo per scovare eventuali illeciti, casi di abusivismo, evasione fiscale e tributaria, lavoro irregolare e condizioni igienico-sanitarie dei B&B, ha rilevato 1135 violazioni amministrative per lo più dovute alla mancata comunicazione mensile del numero degli ospiti, necessaria per verificare i versamenti della tassa di soggiorno.

E i blitz degli uomini del comandante Francesco Passaretti hanno anche ’pizzicato’ 79 imprenditori delle locazioni turistiche che non avevano mai pagato la Tari (tassa sulla spazzatura).

E in un caso hanno perfino scoperto un host che con un unico Codice di Identificazione pubblicizzava quattro attività diverse. Altri due, infine, sui portali specializzati per gli affitti brevi proponevano case da sogno per poi portare i guest in situazioni e indirizzi diversi.

“Alla luce della sentenza del Tar del Lazio torneremo a chiedere al governo come affrontare la questione della sicurezza – dice l’assessore al Turismo Jacopo Vicini che, con la sindaca Funaro, ha voluto fortemente la cosiddetta delibera anti Airbnb che cerca di governare il settore – Il divieto di keybox resta in ogni caso in vigore per motivi di decoro, così come resta il nostro impegno sui controlli: a seguito delle attività di verifica coordinate dalla Polizia Municipale in questi mesi sono state infatti sanzionate situazioni di abusivismo, sono emersi casi di illeciti assolutamente intollerabili in città, sono state recuperate somme importanti grazie al contrasto all’evasione della tassa di soggiorno. Con le nostre azioni e con i controlli tuteliamo gli operatori che lavorano rispettando le regole e miglioriamo la vivibilità della nostra città, per questi motivi andiamo avanti con sempre più decisione”.

Infine, va segnalata una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sulle opinioni dei fiorentini in merito alle opportunità e alle problematiche legate al turismo. E dalla quale emerge che il 69% degli intervistati è favorevole a norme più rigide sui B&B mentre il 66% ritiene giusto lo stop alle keybox.