REDAZIONE FIRENZE

Affitti brevi, lo scudo del decoro. Keybox, restano multe e rimozioni. Ma critiche sulla norma del Comune

La decisione del Tar che annulla la circolare del Viminale non incide sul regolamento comunale. Il professore Traina: "Rimane in piedi, anche se su uno solo... Probabile un ricorso del Ministero".

La decisione del Tar che annulla la circolare del Viminale non incide sul regolamento comunale. Il professore Traina: "Rimane in piedi, anche se su uno solo... Probabile un ricorso del Ministero".

La decisione del Tar che annulla la circolare del Viminale non incide sul regolamento comunale. Il professore Traina: "Rimane in piedi, anche se su uno solo... Probabile un ricorso del Ministero".

di Pietro Mecarozzi

Dopo che il Tar del Lazio ha annullato la circolare del ministero dell’Interno – del 18 novembre 2024 – che vietava il self check-in e ogni forma di identificazione da remoto per gli ospiti delle strutture ricettive extra-alberghiere, Firenze studia le carte cercando di anticipare eventuali effetti collaterali livello locale. Cosa cambia per il regolamento anti keybox di Palazzo Vecchio? Multe e rimozione coatta delle ’scatoline’ rimangono? Gli host come devono identificare gli ospiti? Domande alle quali imprenditori e cittadini con abitazioni a reddito cercano risposte. Duccio Traina, professore associato di istituzioni di diritto pubblico all’università di Firenze, prova a fare chiarezza.

Professor Traina, cosa cambia per Firenze?

"La sentenza del Tar Lazio è immediatamente esecutiva, annulla circolare Piantesodi e di conseguenza il riconoscimento de visu dell’ospite. Sui provvedimenti del Comune di Firenze non ci sono però ricadute"

Perché?

"L’amministrazione comunale in primis non ha dato attuazione alla circolare del Viminale, bensì ha emanato un proprio regolamento. Che per di più si regge su due ’gambe’: la prima inerente la sicurezza, ispirata alle regole ministeriali che vietavano il check-in da remoto, la seconda fondata sul decoro e la tutela del centro storico. Il regolamento rimane quindi in vigore, anche se su un solo ’piede’".

Continueranno le operazioni della Municipale?

"Sì, per la norma sul decoro e perché la circolare non è vincolante. C’è tuttavia la concreta possibilità che il ministero dell’Interno impugni la sentenza, le cui motivazioni in alcuni punti lasciano forti dubbi. A mio avviso, non penso che l’identificazione in presenza da parte di un operatore sia indispensabile, e può essere sostituita da un telecontrollo".

Il regolamento reggerà ai ricorsi al Tar Toscana?

"Come detto, non si basava sulla circolare ministeriale, quindi se non afflitto da altri vizi, potrebbe resistere grazie al profilo del rispetto del decoro urbano".

Cosa pensa invece della nuova delibera che recepisce la legge quadro della Toscana e che sottopone ad autorizzazione tutti gli affitti brevi?

"Da quella delibera emergono diversi dubbi di illegittimità. Il Comune di Firenze ha allargato il divieto su tutto il territorio comunale, quando invece la legge regionale lo consente solo per singole zone. A questo si aggiunge un effetto parzialmente retroattivo che non attiene ai regolamenti comunali e che difficilmente trova giustificazioni".