
Caos nel carcere di Porto Azzurro all’isola d’Elba. Sei agenti di polizia penitenziaria sono stati trasportati in ospedale al pronto...
Caos nel carcere di Porto Azzurro all’isola d’Elba. Sei agenti di polizia penitenziaria sono stati trasportati in ospedale al pronto soccorso di Portoferraio in codice giallo, alcuni per intossicazione da fumo. Alcuni detenuti li avrebbero aggrediti e avrebbero dato fuoco alle suppellettili di almeno due celle. Gli agenti, secondo quanto appreso, sarebbero intervenuti per spegnere le fiamme rimanendo quindi intossicati. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri poco prima delle 17.
"I protagonisti della rivolta – denuncia Francesco Oliviero, segretario per la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – sarebbero tre detenuti di origine nordafricana". "Il pretesto – prosegue – è stato quello di pretendere le celle aperte senza alcun vincolo di chiusura; al diniego del personale di servizio è seguita un’escalation di atti di devastazione e aggressioni. Solo grazie alla professionalità e al coraggio del personale e al tempestivo intervento del Gruppo di Supporto locale, si è potuto, non senza notevoli difficoltà, ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno dell’Istituto".
Oliviero però è netto nel commentare i disordini: "Non possiamo più tollerare questa deriva, chiediamo l’immediata rimozione dei detenuti responsabili e un serio intervento da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria. La Polizia Penitenziaria non è carne da macello, pretendiamo sicurezza, rispetto e risposte concrete. Quanto accaduto conferma, per l’ennesima volta, le denunce del Sappe: l’invio indiscriminato di detenuti altamente problematici, già responsabili di criticità in altri istituti della Toscana, sta trasformando la Casa di Reclusione di Porto Azzurro in una polveriera pronta a esplodere".