
Il carcere di Sollicciano
Firenze, 3 luglio 2025 - Nuova aggressione contro agenti nel carcere fiorentino di Sollicciano. E' quanto denuncia Francesco Oliviero, segretario Sappe per la Toscana. Protagonista "un detenuto extracomunitario", che "durante il tragitto verso la cella, in un improvviso scatto d'ira e senza alcuna provocazione, ha iniziato a infrangere alcune finestre del corridoio, danneggiando strutture dell'Istituto. Solo grazie al tempestivo e risoluto intervento di due agenti si è riusciti ad arginare il comportamento violento e a condurre il soggetto nella propria cella" dove "la sua aggressività è nuovamente esplosa: ha colpito con un pugno alla tempia uno degli agenti e ha tentato di aggredire entrambi con un frammento di vetro, minacciandoli di morte. Anche in questa fase, l'intervento professionale e il sangue freddo dei poliziotti penitenziari hanno evitato conseguenze ben più gravi". Per Oliviero "questo ennesimo episodio dimostra quanto sia sempre più difficile prestare servizio all'interno di istituti penitenziari come quello di Sollicciano, dove si registrano con preoccupante frequenza episodi di violenza e intolleranza da parte di una popolazione detenuta sempre meno incline al rispetto delle regole e dell'autorità. Chiediamo con urgenza maggiore attenzione da parte delle istituzioni, interventi strutturali e un potenziamento degli organici, affinché la sicurezza del personale e la funzionalità del sistema penitenziario possano essere realmente garantite". Il segretario del Sappe auspica poi che "agli agenti intervenuti venga riconosciuta una lode ministeriale". Continuano dunque i problemi a Sollicciano e in tutte le carceri della Toscana. Problematiche che si estendono a più livelli: da un lato il sovraffollamento e la gestione dei detenuti, ormai diventata sempre più problematica, come si può vedere dai tanti episodi degli ultimi mesi. Dall'altro, nel periodo estivo, c'è la forte problematica relativa al caldo. Le celle sono dei veri e propri forni e questo provoca ulteriori criticità. Non va meglio d'inverno: in quel caso le celle sono molto fredde. Ma se d'inverno ci si può coprire, d'estate la situazione si complica. E così Sollicciano può diventare un luogo d'inferno.