Daniela Giovannetti
Cronaca

Ponte basso, l’ambulanza non passa: "Vengono a piedi, barelle in spalla"

È il grido delle famiglie residenti a Compiobbi, in una via raggiungibile solo dal sottopasso della stazione. "I mezzi non possono superare il metro e 80 di altezza. I vigili del fuoco, per esempio, restano bloccati”

Soccorritori su un'ambulanza in una foto di repertorio

Soccorritori su un'ambulanza in una foto di repertorio

Fiesole (Firenze), 20 maggio 2025 – Colpito da un malore non può essere soccorso dall’ambulanza perché il sottopasso ferroviario dell’unica strada di accesso è troppo basso e il mezzo non ci passa. E’ successo a Compiobbi, in una viuzza stretta che si imbocca da via Aretina all’ingresso del paese, venendo da Firenze. A denunciare l’episodio sono i residenti: quattro famiglie, fra cui alcuni ultranovantenni e malati cronici. "Da sempre questa strada presenta forti criticità per il passaggio dei mezzi di soccorso, che spesso non possono percorrerla perché il ponte delle ferrovia consente il passaggio fino a un’altezza di un metro e 80 centrimetri, costringendo così gli addetti- spiegano i residenti- a venire a piedi con attrezzatura sanitarie in spalla e barella spinta a mano per prelevare le persone colpite da malori improvvisi".

L’ultimo episodio ha visto un anziano debilitato da un brutto virus influenzale. "E’ accaduto tre/4 mesi fa - proseguono da Compiobbi- l’uomo è stato prelevato con la barella perché l’ambulanza era bloccata dal ponte. E’ stato poi caricato sul mezzo che aspettava parcheggiato e quindi trasportarlo al pronto soccorso".

"L’altro giorno -aggiunge Alberto Cotrozzi - mia moglie incinta è stata più fortunata. Forse perché il mezzo era più basso, fatto sta che l’ambulanza è riuscita ad arrivare fino a casa. Non possiamo comunque continuare a stare alla sorte. Anché perché se dovessimo avere bisogno dei vigili del fuoco, in nessun caso questi riuscirebbero a raggiungere le abitazioni". Le difficoltà di accessibilità alla strada interna di via Aretina sono note da tempo alle Ferrovie e al Comune. La problematica è stata infatti affrontata anche dalla Consulta della Valle dell’Arno. Si parla di oltre 20 anni fa. "Una delle soluzioni proposte fu quella di abbassare il fondo stradale. Siamo disposti a farlo anche noi- concludono gli abitanti- Basta che ci autorizzino. Invece Comune e Ferrovie si rimpallano il problema, senza che nessuno si prenda la esponsabilità".