
I percorsi lungo la Sieve erano molto gettonati dai mugellani. La mazzata con il maltempo di marzo. Tagliaferri: "L’obiettivo? Il ripristino entro primavera". E intanto c’è chi ignora i divieti e supera le transenne. .
Erano diventate, negli ultimi anni, uno dei percorsi più frequentati dai mugellani, in particolare dagli abitanti di Borgo San Lorenzo e di Vicchio. Erano, perché dal marzo scorso sono chiuse e dissestate. Si parla delle piste "eco-turistiche" lungo la Sieve, nei loro diversi tratti. La prima a essere inaugurata fu quella che unisce Borgo San Lorenzo, partendo dal ponte sulla Sieve, fino a Rabatta, Sagginale e infine Ponte a Vicchio. Era il 2010. Nove chilometri di percorso, adatto a tutti, per passeggiate a piedi, in bicicletta o anche a cavallo. Poi nel 2015 si aggiunsero altri 3 chilometri circa, da Borgo fino a Larciano.
Dall’alba al tramonto in tantissimi la utilizzavano. Anche se già si erano manifestate varie difficoltà nella scarsa manutenzione, soprattutto per il tratto verso Vicchio, e per l’erba alta. Ma il gradimento dei mugellani rimaneva alto. I percorsi, quasi tutti in parallelo con la riva destra del fiume, sono veramente belli e suggestivi, tra porzioni di bosco e campi coltivati. Poi la mazzata, il maltempo del marzo scorso, che ha causato diverse frane che hanno letteralmente ’mangiato’ tratti della pista. In particolare un paio sulla Sieve, e un’altra sul tratto che costeggia il torrente Faltona. Danni gravi, che richiedono interventi onerosi di ripristino, e anche varianti del tracciato. All’ingresso delle piste ci sono transenne e ordinanze che vietano l’accesso. Anche se qualcuno, anche adesso, continua a camminare sulla pista lungo Sieve, nonostante i divieti: la vegetazione è alta e non curata, ovviamente, c’è da stare attenti nelle strettoie di passaggio lungo le frane, ma le passeggiate restano gradevolissime, e si avvistano nel fiume aironi e garzette.
Resta la questione di quando le piste torneranno come si deve. L’assessore ai lavori pubblici borghigiano Lorenzo Verdi lo ricorda: "Sono di competenza dell’Unione, del Consorzio e del Genio Civile, sono frane sugli argini dei fiumi", e anche il sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri lo conferma: "Con l’Unione stiamo parlando di come affrontare i lavori di ripristino. Conto per settembre almeno di definire i lavori da fare: l’obiettivo è quello di renderla di nuovo utilizzabile per la prossima primavera". A ’salvare’ la pista preferita dai mugellani sarà così un vecchio progetto, ora in avvio, e che vede coinvolta proprio l’Unione dei Comuni del Mugello, il progetto della Ciclovia della Sieve, o dei laghi, 100 km per unire il lago di Londa fino al Bilancino. Il tracciato comprende anche i tratti già presenti, che quindi con quelle risorse – quasi 5 milioni di euro – potranno essere rimessi a nuovo. Si spera, in tempi ragionevoli.
Paolo Guidotti