OLGA MUGNAINI
Cronaca

Palazzo Strozzi, stagione d’oro. Da Beato Angelico a Rothko: "Tradizione e sperimentazione"

Dal 26 settembre la mostra in due sedi con i capolavori da tutto il mondo di Fra Giovanni da Fiesole. La prossima primavera il protagonista sarà invece il grande maestro dell’arte americana del Novocento.

Arturo Galansino, diretore artistico e scientifico della Fondazione di Palazzo Strozzi di Firenze

Arturo Galansino, diretore artistico e scientifico della Fondazione di Palazzo Strozzi di Firenze

Star del passato, che hanno segnato l’arte e aperto da Firenze alla cultura del Rinascimento, quale il Beato Angelico. E star contemporanee, che con tutt’altro linguaggio hanno toccato l’anima umana, fra angosce e sublimazioni del tutto o del niente, quali Mark Rothko.

Senza distinzione di secoli, ma col faro puntato solo sui grandi protagonisti dell’arte, Palazzo Strozzi si prepara alla stagione 2025-2026 con due pezzi da novanta, senza dimenticare ciò che di più promettente si alza dall’orizzonte delle nuove generazioni. In questo caso l’artista e filmmaker giorgiano Andro Eradze; e il designer, pittore, scultore e graffitista statunitense Kaws.

Si comincia il 26 settembre con Fra Giovanni da Fiesole, attesissima mostra che smuove capolavori da tutto il mondo e che porterà il pubblico non solo a Palazzo Strozzi, ma anche nel luogo più emblematico dell’Angelico, il Museo di San Marco, dove il frate ha vissuto dal 1438 e il 1445, e affrescato le celle dei suoi confratelli. Non a caso l’esposizione, allestita in due sedi, è coorganizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dal Museo di San Marco, e curata da Carl Brandon Strehlke, insieme a Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali Toscana, e Angelo Tartuferi, già direttore del Museo di San Marco.

La novità, a cui il direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino sta lavorando da tempo, è però Mark Rothko, maestro dell’arte americana del Novecento, esponente dell’espressionismo astratto e informale, ma sopratutto precursore dei pittori “color field“, per le sue enormi tele dipinte con pochi colori e qualche dettaglio. Uno degli artisti prediletti e sostenuti da Peggy Guggenheim. A differenza della mostra parigina dello scorso anno alla Fondazione Louis Vuitton, Firenze celebrerà Rothko attraverso il suo rapporto con l’arte rinascimentale, con due speciali sezioni al Museo di San Marco e alla Biblioteca Medicea Laurenziana. La mostra si preannuncia come una delle più importanti retrospettive in Italia del maestro statunitense, di origine lettone e di religione ebraica.

"Con la programmazione dei prossimi mesi, vogliamo offrire al nostro pubblico un percorso che attraversa secoli e linguaggi – afferma Arturo Galansino –, mettendo in relazione l’eredità del Rinascimento con le più innovative esperienze artistiche contemporanee. Dalla grande retrospettiva sull’Angelico alla mostra dedicata a Rothko, passando per i progetti di Kaws e Andro Eradze, Palazzo Strozzi conferma la sua identità di spazio di incontro tra tradizione e sperimentazione, ricerca e innovazione". In autunno infatti il Cortile di Palazzo Strozzi ospiterà un’installazione site-specific del celebre artista americano Kaws, mentre il Project Space accoglierà la prima mostra istituzionale in Italia dell’artista georgiano Andro Eradze.