
L’operazione è stata fermata dopo specifici controlli: l’azienda non può ottenere incarichi da parte di un ente pubblico
Intoppo nell’iter dei lavori per la realizzazione del nuovo plesso didattico di via Belmonte: una ditta a cui doveva essere assegnato un subappalto a cottimo, è stata fermata dai controlli antimafia. Dalle verifiche correttamente effettuate dal Comune prima di approvare la richiesta della ditta che ha vinto l’appalto a subappaltare uno specifico intervento, è emerso che sulla ditta pende un’annotazione. Si trova nei registri Anac (l’autorità nazionale anticorruzione), ente pubblico indipendente istituito per prevenire la corruzione e promuovere la trasparenza nella pubblica amministrazione italiana.
La nota risale a pochi giorni fa: la ditta è – si legge nelle determina del servizio lavori pubblici - "destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia emesso il 01/08/2025 ostativo all’iscrizione nell’anagrafe antimafia". Quindi non può ottenere lavori da parte di un ente pubblico. Nello specifico, la ditta si sarebbe dovuta occupare del montaggio di opere in cartongesso di protezione termica e acustica per realizzare il cappotto di isolamento del nuovo asilo nido e della nuova scuola dell’infanzia per un valore di circa 60mila euro.
Chi ha vinto l’appalto, alla fine di luglio ha chiesto l’autorizzazione al Comune per poter delegare questo servizio. Pochi giorni dopo la ditta scelta ha ricevuto l’annotazione nel casellario informatico dell’Anac. L’autorizzazione è ovviamente bocciata. Poco male: si procederà in proprio o con altra ditta per portare avanti celermente la costruzione del nuovo polo scolastico 0-6 in via Belmonte, dal valore complessivo di 5,2 milioni di euro finanziato con fondi Pnrr per 4,6 milioni e da risorse comunali per 600mila euro. Il nuovo nido avrà 60 posti, la nuova infanzia 75. Il plesso didattico dovrà essere pronto ad accogliere i bambini per settembre 2026.
Manuela Plastina