FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

"Non ne possiamo più". Assediati dal branco davanti alla porta di casa

La protesta dei residenti nei condomini tra le vie Deledda e Carducci "Qui ogni notte si danno appuntamento ubriachi molesti e violenti".

Lo spazio verde fra i palazzi spesso viene. anche vandalizzato

Lo spazio verde fra i palazzi spesso viene. anche vandalizzato

Minacciati ogni notte, offesi, prigionieri a casa loro. Protestano i residenti dei condomini tra via Deledda e via Carducci. In mezzo alle case c’è un giardino, che è diventato proprietà di un gruppo di balordi. Anzi, nel tempo, vari gruppi di balordi che si sono dati il cambio, passati le consegne. Il copione è sempre lo stesso: arrivano in nottata, si ubriacano dopo aver acquistato birre e superalcolici non troppo lontano da lì perché i residenti raccontano che il via vai con le bottiglie è continuo, poi urlano, si picchiano fino a stramazzare a terra. Proteste? Inutili. Provare a dire loro di farla finita? Pericoloso. Perché il branco reagisce, circonda chi ci prova fino a farlo battere in ritirata con la minaccia della violenza. "Abbiamo chiesto aiuto in tutte le maniere – raccontano i residenti che hanno contattato il nostro giornale – eppure siamo ancora qua, prigionieri di questi soggetti che ogni notte occupano il giardino. Abbiamo paura anche a uscire ufficialmente allo scoperto, perché anche in passato non sono mancate rappresaglie. Ci siamo rivolti al comune, già dalla passata amministrazione; ma non abbiamo ottenuto risultati. Avevamo chiesto un presidio, di abbassare le siepi che funzionano come un nascondiglio per questa gente che è ben schermata e può fare di tutto".

Ma come se ne esce? "Tagliare le siepi, in maniera da renderli visibili – dicono ancora i residenti – e poi presidiare il territorio, crear loro disturbo. Nel frattempo lo spaccio è diventato la normalità, come è ormai normale svegliarsi ogni mattina e trovare un tappeto di cocci di vetro non solo nel giardino, ma anche in strada. Non c’è notte che non ci veda insonni, affacciati alle finestre a contemplare questo assurdo. Nel fine settimana appena passato si litigavano il bauletto di un motorino, non si sa quale fosse la provenienza. Lo hanno sbattuto a terra con violenza più volte finché non è stato aperto. Preso quello che c’era da prendere, hanno pensato bene di prenderlo a calci per ‘buttarlo via’". Il tutto condito da urla e imprecazioni in tutte le lingue del mondo. E in effetti la situazione è davvero preoccupante. Nelle scorse settimane ci sono stati diversi interventi delle forze dell’ordine e del 118 tra via Turri e via Deledda per litigi o malori legati probabilmente allo stato di ebbrezza delle persone. Episodi che possono sembrare di minima entità, ma che sommati giorno dietro giorno e uniti alle minacce, all’occupazione con prepotenza di questo giardino pubblico, danno la misura dell’esasperazione di chi abita nei dintorni.

Fabrizio Morviducci