FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Festa senza permessi nel giardino pensile

Avevano scalato la recinzione del giardino pensile di via Respighi. E si erano piazzati a godersi la vista. Una...

Il giardino pensile che sovrasta la galleria artificiale di Casellina durante un sopralluogo. Gli spazi sono ancora chiusi

Il giardino pensile che sovrasta la galleria artificiale di Casellina durante un sopralluogo. Gli spazi sono ancora chiusi

Avevano scalato la recinzione del giardino pensile di via Respighi. E si erano piazzati a godersi la vista. Una violazione in piena regola, visto che il giardino che sovrasta la galleria artificiale dell’A1, passato recentemente all’amministrazione, è ancora chiuso. Il fatto è successo l’altra notte. I giovani ‘scalatori’, secondo il racconto dei residenti, che li hanno visti bene dai palazzoni della zona che sono più alti della sommità del giardino, avevano con sé una cassa acustica dalla quale ‘sparavano’ musica a tutto volume. Sicuramente una posizione panoramica, che però era totalmente abusiva, e ‘invasiva’ viste le note fuori decibel e le urla continue.

In mezzo al caos diversi cittadini hanno chiamato le forze dell’ordine. Quando hanno visto in lontananza le luci blu dei lampeggianti, il gruppetto si è disperso, scappano sul lato opposto di via Respighi, ovvero verso il campo del Casellina. Il giardino che sovrasta l’autostrada, pronto più o meno da gennaio, è stato acquisito dall’amministrazione solo a giugno. Per il momento il comune ha manifestato l’intenzione di tenerlo chiuso al pubblico, e di utilizzarlo solo per qualche evento, in attesa di un progetto che porti al completamento della palazzina e soprattutto a un soggetto gestore che possa farsi carico degli imponenti lavori di manutenzione dell’area. La decisione di tenerlo chiuso ha sollevato non poche polemiche, visto che quell’opera di compensazione è stata attesa dai cittadini per un ventennio. Il parco pensile sopra la galleria di Casellina, era una delle opere ‘esterne’ al nastro autostradale concordate per la realizzazione della terza corsia nel nodo fiorentino dell’autostrada del sole. Come per il parcheggio scambiatore di Villa Costanza, i ritardi nella consegna sono stati infiniti. Ma in tanti, visto che la vicenda è ormai conclusa e il giardino è ormai di proprietà comunale, vorrebbero farci una passeggiata, goderselo dopo anni passati a respirare polvere, a veder passare camion e sottopassi allagati.

Per il momento invece nulla, neanche un mezzo nastro tagliato, tranne l’esproprio proletario eseguito l’altra sera dai giovani avventurieri, che sono entrati nel giardino e hanno messo la musica sparata a tutto volume godendo dell’isolamento acustico che, ironia della sorte, si gode sulla sommità dell’area a verde. D’altronde cosa c’è di più ‘sfizioso’ dell’idea di violare un giardino proibito?

morv