
L'arrivo dei carabinieri che hanno raccolto la denuncia del giovane con disabilità derubato nel quartiere San Jacopino a Firenze (Foto postata sul gruppo "Comitato cittadini attivi San Jacopino")
Firenze, 26 agosto 2025 – “Si sono accaniti anche contro una persona disabile. Una situazione sempre più vergognosa”. Non sanno più come urlare la loro rabbia i residenti del quartiere di San Jacopino. Ieri pomeriggio, un ragazzo in carrozzina è stato derubato in via Toselli, all’altezza del semaforo. “Due ‘maranza’ si sono avvicinati al ragazzo e gli hanno strappato la collana d’oro. Dopodiché sono fuggiti a gambe levate”, scuote la testa Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino, che parla di “episodio vile e sconcertante”.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno raccolto la testimonianza della vittima e di alcuni passanti, oltre ad acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza di un negozio di articoli per fumatori situato a pochi metri dall’aggressione.
“Un fatto gravissimo – tuona Simone Gianfaldoni – che dimostra come la situazione nel quartiere stia peggiorando giorno dopo giorno. Non vengono risparmiati neanche i più fragili, come un disabile in carrozzina, pur di rubare effetti personali. È scandaloso”.
Gianfaldoni non si stanca di ripetere di come i residenti e i commercianti si sentano abbandonati: “Siamo in balia di delinquenti che agiscono indisturbati, mentre da parte delle istituzioni vediamo immobilismo. La gravità della situazione non è stata ancora compresa. Per questo torneremo presto a protestare con un sit-in davanti alla Prefettura. La sicurezza è un nostro diritto e chi governa deve fare di tutto per garantirla”.
Il clima di esasperazione cresce in un quartiere sempre più sotto attacco: scippi, rapine e spaccate sono quasi all’ordine del giorno. E la paura cresce, anche in pieno giorno. C’è chi ormai evita di rispondere alle telefonate quando è per strada e chi lascia il cellulare a casa la sera. “Siamo privati della nostra libertà – accusano i cittadini – Siamo davvero stanchi. Di questo passo, dovremo svendere le nostre case e andare altrove. Ma dove?”.