
Stop ai cellulari
Firenze, 26 agosto 2025 – La campanella sta per suonare (tutti in classe dal 15 settembre!) e nelle scuole secondarie di secondo grado fiorentine si apre un nuovo fronte: dove mettere i cellulari? Il diktat del ministro Valditara vieta l’uso dei telefoni durante le lezioni, richiamando studi sugli effetti negativi del suo uso eccessivo su salute, benessere e rendimento scolastico.
Il nodo pratico è la custodia: tasche a parete, economiche ma a rischio sbirciatine da parte dei ragazzi, o armadietti magari con chiave, più costosi ma protetti? Le scelte definitive arriveranno a settembre nei collegi docenti, mentre restano aperti interrogativi su gite scolastiche e responsabilità in caso di furti.
Al Sassetti-Peruzzi il divieto riguardo all’uso di smartphone a scuola è già realtà. Il preside Osvaldo Di Cuffa racconta: “Noi il divieto lo abbiamo deliberato già l’anno scorso e già applicato. Lo scorso anno avevamo armadietti a parete, quest’anno una cassettiera per cellulari e pc portatili assegnata ad ogni singola classe.”
Al liceo scientifico Da Vinci, la preside Annalisa Savino spiega: “Abbiamo già un regolamento che vieta l’uso dei cellulari, salvo per motivi didattici, ma spesso non veniva rispettato. Da settembre, ogni aula sarà dotata di tasche a parete, già acquistate, per la consegna dei dispositivi. Non c’è alcun intento punitivo: i ragazzi, da soli, non riescono ad autoregolarsi – neanche i genitori, che li contattano durante le lezioni! – e crediamo sia nostro compito aiutarli a ritrovare attenzione e concentrazione. Non solo. I ragazzi devono socializzare durante le pause. È un dovere educativo prima ancora che la semplice osservanza di una norma o la prevenzione di comportamenti scorretti, come copiare con l’intelligenza artificiale durante i compiti”.
Al Marco Polo, invece, si predilige un approccio più flessibile. Il preside Ludovico Arte osserva: “Ne parleremo nel collegio docenti del 3 settembre, ma sono contrario a ‘requisire’ i cellulari; formalmente, non si può. I ragazzi possono tenerli in tasca senza usarli o consegnarli volontariamente. Che siano armadietti, tasche a parete o banchi, lo vedremo: già molti insegnanti lo facevano. L’unica novità vera è il divieto di uso per motivi didattici, di questo discuteremo in collegio”.
All’istituto agrario si punta sul rigore. Il preside Andrea Marchetti chiarisce: “Niente tasche o contenitori. Solo il divieto di utilizzo per tutto il tempo. Se qualche ragazzo non rispetta la regola sarà sanzionato: dal richiamo fino alla sospensione per i casi più gravi”. E al classico Galileo? Da anni gli studenti non usano i cellulari a scuola. Infine, al Russell-Newton di Scandicci “regolamento più stringente e tasche nelle classi prime”, informa la dirigente, Anna Maria Addabbo.