
Il Comune esplora la mappa delle alternative anche fuori dalla città. Per ripartire servirà un anno, in bilico 40 dipendenti. Oggi arriva Funaro.
Aspettando la ricostruzione della struttura si cercano altre strade per salvare la stagione. Dopo l’incendio di sabato scorso che ha fortemente danneggiato il Viper Theatre, Palazzo Vecchio (proprietario del teatro) e ’Le nozze di Figaro 2.0 Ets’ (la realtà che gestisce il locale) stanno vagliando tutte le possibili soluzioni per far partire la musica, il cuore pulsante della struttura, e con essa il lavoro delle circa 40 persone tra tecnici, baristi, addetti alla sicurezza e responsabili di produzione.
"Terminato il lavoro dei vigili del fuoco sono finalmente riuscito a entrare per recuperare documenti e altre cose. Sono rimasto senza parole, avevo le lacrime agli occhi" racconta Marco Caciagli, coordinatore musicale de ’Le nozze di Figaro 2.0 Ets’ e gestore del locale delle Piagge. I danni sono ingenti: da una primissima stima si parla di quattro milioni (all’epoca la struttura costò circa due milioni di euro) perché oltre al tetto, completamente da ricostruire, ci sono tutti gli impianti da rifare, compreso quello del suono, fiore all’occhiello della struttura fino a oggi. Proprio per mettere in sicurezza quel che resta del music club, dalla serata di ieri è stato attivato il servizio di vigilanza mentre oggi prenderanno il via gli interventi per impedire eventuali accessi. I tempi per ricostruire il locale non sono brevi: si parla di almeno un anno e vanno anche trovate le risorse (il Comune, comunque, ha un’assicurazione sull’immobile). Nell’immediato, quindi, servono risposte, soprattutto per tutelare i dipendenti, oltre che gli artisti che già avevano scelto il Viper per una tappa del tour. Come nel caso di Piero Pelù che, tramite i social, informa i fan che per il concerto del 10 ottobre (sold out) a breve "capiremo dove farlo, forse in un luogo più grande e quindi con altri biglietti disponibili". Per il rocker fiorentino "parlare dell’incendio al Viper è come parlare dell’alluvione al Parsifal: due luoghi fondamentali per la cultura e la gioia di tutti" tanto che ribadisce il suo supporto, "Il Viper è di tutti, non vi lasciamo".
Intanto, ieri pomeriggio l’assessora alle Politiche giovanili Letizia Perini e Caciagli si sono visti per un primissimo confronto e per mettere sul tavolo una serie di idee e proposte da approfondire già questo pomeriggio quando la sindaca Sara Funaro farà un sopralluogo al locale. La volontà è cercare insieme delle alternative valide per iniziare la stagione senza dover ’tagliare’ concerti e artisti. Una possibile soluzione è quella di creare un ’Viper diffuso’, ovvero organizzare le varie serate in più spazi diversi. E a tal fine è stata individuata una lista di locali – pure ambienti al momento non utilizzati – per capire se hanno tutte le caratteristiche per essere adibiti a music club. La ricerca, che si espande ai comuni limitrofi, non è proprio semplice visto che anche le strutture che potrebbero rispondere ai requisiti in questo periodo dell’anno hanno già stilato i loro calendari. "Il nostro cuore è distrutto. Raccoglieremo i pezzi, faremo il possibile per farlo battere ancora. Sarà difficile, forse non sarà lo stesso, ma non possiamo pensare di non provarci" dice Caciagli.