
Operai al lavoro per la nuova stazione dell’Alta Velocità Belfiore
Partiranno il 1° luglio i lavori per la realizzazione del bypass del torrente Mugnone, intervento strategico legato alla nuova stazione dell’Alta velocità a Firenze. Si tratta di un’opera complessa e articolata, che si svilupperà in due fasi distinte: la prima, che durerà circa cinque mesi, prevede lavorazioni propedeutiche e interventi di preparazione al cantiere vero e proprio; la seconda, molto più invasiva, partirà con ogni probabilità nel maggio del 2026 e riguarderà l’intervento in alveo con la posa dei pali, su indicazioni del Genio Civile. Conclusione prevista: settembre dello stesso anno.
Il bypass, inserito nel più ampio progetto della nuova stazione AV Belfiore, è pensato per deviare temporaneamente il corso del Mugnone, consentendo di lavorare in sicurezza e a secco nella realizzazione delle strutture interrate previste nel nodo ferroviario. Un’opera necessaria, ma che inevitabilmente porterà disagi alla circolazione e alla vita quotidiana dei residenti della zona che denunciano "l’assoluta mancanza di comunicazione da parte del Comune e di Rfi.
"Abbiamo appreso di questi lavori, tra il ’fascione’ ferroviario e il ponte degli Alpini in modo del tutto casuale – afferma Roberto Bellini, portavoce degli abitanti di via Crimea e via Cosseria – Le nostre strade si trasformeranno in un cantiere dove sarà impossibile camminare e parcheggiare le auto. Oltretutto sono previsti l’abbattimento di una trentina di alberi, sani e alti, e la cancellazione di numerosi posteggi per la sosta. Vogliamo garanzie sulla sicurezza: come faranno, ad esempio i mezzi di soccorso a passare se le due vie saranno trasformate in aree di lavoro?".
Per questo motivo, gli abitanti della zona (che hanno inviato più mail in Palazzo Vecchio e hanno già pronta una petizione) stanno sollecitando il Comune per "bloccare l’inizio dei lavori" e organizzare un confronto per capire "come verrà gestita la situazione"
I tecnici però assicurano che nella prima fase l’impatto sarà limitato, con cantieri localizzati e attenzioni particolari al traffico, anche se non sono escluse modifiche temporanee alla viabilità. Sarà invece la seconda fase, tra un anno, a comportare chiusure più significative e interventi di maggiore impatto. Rfi e Comune lavorano a stretto contatto per condividere aggiornamenti e mitigare i disagi. Il progetto prevede, inoltre, l’installazione di 60 metri di barriere antipolvere (accanto a quelle antirumore) a ridosso della fermata Redi della linea T2 della tramvia della Sull’argomento, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi presenterà un’interrogazione alla giunta per chiedere conto su quanto accadrà nei prossimi mesi.
"Gli abitanti della zona devono essere avvisati dettagliatamente – dice l’esponente meloniano – La sosta su via Cosseria, nella prima fase vedrà dei divieti su entrambi i lati. Il committente, appunto, ha fatto sapere che non sarà possibile ridurre la cantierizzazione per esigenze tecniche legate alle complesse lavorazioni in alveo e ai macchinari che saranno impiegati".
AnPassan