REDAZIONE FIRENZE

Rose bianche per il piccolo Mohamed. In 300 per l’addio: "È un martire"

Commozione per il bimbo di 10 anni annegato nel lago artificiale. L’Imam: "Ci stringiamo ai genitori"

Commozione per il bimbo di 10 anni annegato nel lago artificiale. L’Imam: "Ci stringiamo ai genitori"

Commozione per il bimbo di 10 anni annegato nel lago artificiale. L’Imam: "Ci stringiamo ai genitori"

di Sandra NistriFIRENZEAlla fine il peso, insostenibile, del dolore si concretizza in una immagine. Quella dei genitori di Mohamed Erraji, letteralmente accartocciati su due sedie e sostenuti da parenti e amici. Sui loro volti, giovanissimi, l’impossibilità di accettare una tragedia assurda come quella della morte di un figlio di appena dieci anni. Scomparso nelle acque del lago di Bilancino, una settimana fa, in quella che avrebbe dovuto essere una giornata di festa. Ieri mattina in tanti hanno provato almeno a lenire in parte questo carico di sofferenza partecipando all’ultimo saluto al bambino che si è svolto alle Cappelle del Commiato di Careggi, nel piazzale esterno visto che la sala destinata alle cerimonie funebri non avrebbe potuto accogliere la folla presente, oltre 300 persone, anche se dare un numero preciso non è facile. Un afflusso massiccio che ha avuto effetti anche sulla viabilità, con molte auto in fila per raggiungere le Cappelle. Fra i presenti, insieme ai familiari, una consistente rappresentanza della comunità islamica, con il presidente di quella di Sesto e quello del centro islamico di Campi Bisenzio, ma anche tante persone arrivate dal territorio sestese dove la famiglia di Mohamed abita, in zona Zambra: i compagni di scuola e le maestre del bambino, i calciatori della squadra Pulcini 2015 del Rinascita Doccia in cui Mohamed giocava, gli allenatori e i dirigenti della società, tutti con la divisa sportiva.

Tanti anche i vicini di casa e le persone che conoscono la famiglia Erraji, proveniente dal Marocco ma ben inserita nel contesto sociale. A portare la vicinanza del Comune di Sesto l’assessore Jacopo Madau. Breve ma sentita la cerimonia di commiato iniziata con il trasporto della piccola salma, in una bara bianca, al centro del piazzale. Un vero colpo al cuore. Poi è risuonata la preghiera degli uomini e bambini disposti in file parallele, con le donne dietro, seguita da un breve intervento dell’Imam di Firenze Izzedin Elzir: "Un bambino – ha detto – è una pagina bianca, tutta da scrivere e oggi è difficile pensare di doverlo salutare dopo quanto accaduto. Già prima delle vacanze estive i ragazzi sono dispiaciuti perché non vedranno i loro compagni per due mesi ma in questo caso purtroppo si tratta di una cosa diversa. Mohamed però è martire e questo può consolare i genitori che sono disperati per questo distacco".

Dall’imam sono arrivati alcuni ringraziamenti: "Grazie a tutti gli intervenuti – ha detto - e grazie a tutta la comunità di Sesto Fiorentino che nei giorni scorsi si è stretta attorno alla famiglia e non li ha mai lasciati soli". Poi, alla fine, la breve cerimonia si è conclusa con un abbraccio, letterale, al piccolo Mohamed, con tanti dei presenti che si sono avvicinati per toccare la bara e dare idealmente un saluto al piccolo ma anche un segno di conforto ai genitori, il papà e la mamma annichiliti per lo strazio. Molti bambini hanno lasciato rose bianche.

La salma è stata poi trasferita al cimitero di Trespiano per la sepoltura in un’area non consacrata destinata alle fedi diverse da quella cattolica. L’ultimo atto ‘terreno’, ma il ricordo di Mohamed certamente non si spegnerà: già domani sera i compagni di squadra, che disputeranno a Mezzana l’ultima partita della stagione, troveranno un modo per essere in campo con lui. Dopo l’estate poi il Rinascita Doccia organizzerà una iniziativa nel nome del piccolo, un Memorial probabilmente.