
Numeri in diminuzione all’Hotel Villa Bosconi: "Soggiorni giù del 7% dopo tre anni di crescita continua". Flessione in agosto anche al Residence Fiesole: "Mancano attrattive". La Fattoria di Maiano: "Livelli record".
C’è chi parla di un luglio "da dimenticare" e chi invece racconta di aver comunque fatto meglio che in agosto, mese da sempre sottotono, passando infine per chi conferma i numeri dell’anno scorso nei soggiorni e sorride grazie soprattutto alle esperienze giornaliere offerte, specie quelle a base di prodotti locali. Sono le varie facce della Fiesole del turismo che, stando almeno alle prime impressioni raccolte, conferma una certa vitalità sebbene, come altrove, stia registrando un calo di visitatori.
"Luglio e agosto, almeno fino a oggi, siamo a circa un 7/8 per cento in meno – osserva Marco di Hotel Villa Bosconi – Dopo tre anni di crescita continua c’era da aspettarselo ma sinceramente uno stop arrivato in questo modo tutto insieme non me lo spiego. Fino all’estate si è lavorato davvero bene. Poi è arrivato questo calo generalizzato, sia di stranieri che di italiani. Vedremo con i last minute". Un calo che trova conferme all’interno del settore: "Ho notato sicuramente una flessione nel numero delle presenze degli stranieri e degli italiani che percorrono la via degli Dei. Comunque – osserva Luca Messeri dell’Hotel Dino all’Olmo, punto di riferimento del turismo slow – la stagione, anche se con numeri minori, sta andando bene. Non mi lamento". Dello stesso tono chi opera sul capoluogo. "Si è lavorato a pieno regime fino a tutto luglio, tanto da registrare il 12% di presenze in più. In agosto invece stiamo lavorando, direi, la metà dell’anno scorso – osserva Tommaso Sani, direttore del Residence Fiesole –. Ho notato anche un cambio della provenienza dei turisti. Se a luglio il 40% dei visitatori erano italiani; da agosto abbiamo esclusivamente stranieri, specie del nord Europa". E poi ancora: "Fiesole manca di attrattive – aggiunge il padre Minello Sani – Non di rado riceviamo lamentele su come sono tenuti i monumenti principali. L’area archeologica dietro il Comune è abbandonata, con erba e arbusti alti; antico cisternone compreso".
Dalla Fattoria di Maiano arrivano invece solo parole di soddisfazione. "Come ospitalità (pernottamenti) siamo sui numeri dell’anno scorso, quindi sui livelli record. Ci sono meno americani ma sono compensati da una presenza maggiore di europei del nord e italiani. Sono aumentati molto gli acquisti delle esperienze guidate nel parco, il tour del miele, il safare, le visite agli animali. Ho notato – conclude il titolare, Francesco Miari Fulcis – che i visitatori cercano esperienze autentiche; la fattoria vera, dove si lavora realmente e dove l’agricoltura è davvero al centro, è sempre più apprezzata".