di Niccolò Gramigni
ha festeggiato l’81esimo anniversario della Liberazione con l’emozione dei grandi eventi. Ci sono sempre meno persone in grado di raccontare direttamente ciò che è avvenuto – il suono della Martinella che annuncia la Liberazione dal nazifascismo, i volti provati ma felici – e per questo è ancora più importante ricordare. "L’emozione è grandissima", ha detto con gli occhi lucidi la sindaca Sara Funaro, che vive questo giorno e proprio il momento della Martinella con grande trasporto.
E poi oggi tali momenti vibrano con forza nel cuore delle persone perché non siamo in tempo di pace. "Ci sono situazioni drammatiche come quella di Gaza – ha ricordato Funaro -. Il suono della Martinella risuona ancora più forte e fa sentire ancora di più una scossa alle nostre coscienze".
Il programma di ieri è stato quello tradizionale: il suono della Martinella, la corona di alloro al monumento ai caduti in piazza dell’Unità, le celebrazioni ufficiali sull’arengario di Palazzo Vecchio, conclusi con "Bella ciao". Dove erano presenti tante persone, che hanno sfidato i 40 gradi. In piazza della Signoria c’è stato un fuoriprogramma: una cinquantina di persone hanno inneggiato, con bandiere e cori, alla Palestina.
Hanno srotolato da una delle finestre di Palazzo Vecchio uno striscione dove c’era scritto ’Palestina Libera dal fiume al mare’. E hanno chiamato in causa proprio la sindaca Funaro, mentre stava facendo il suo discorso. " è libera dal 1944, ora tocca alla Palestina", c’era scritto in uno striscione, "sindaca chi non agisce contro il genocidio è complice", c’era scritto su un altro.
La sindaca ha mantenuto la calma continuando a parlare e solo in un’occasione si è rivolta a chi stava protestando. Nel momento in cui ha sentito dire "Vogliamo i fatti non parole", a quel punto Funaro ha replicato: " sta facendo azioni concrete, accogliendo le famiglie palestinesi. non resterà mai in silenzio". Nella platea si è presa parecchi applausi.
"Io questa contestazione non la capisco perché qui siamo tutti qui per condividere gli stessi valori e cioè la resistenza contro gli oppressori – ha detto poi l’europarlamente ed ex sindaco Dario Nardella. Allora erano nazifascisti, oggi abbiamo altri oppressori".
"Li vediamo – ha aggiunto ancora Nardella – in Ucraina con Putin e l’esercito russo e lo vediamo purtroppo a Gaza con Netanyahu. È una protesta inutile e direi persino incoerente e illogica".
"Viva , viva la Liberazione. Viva l’11 agosto. Viva la Repubblica. Viva la Costituzione. E, soprattutto, viva la libertà per la nostra città, per la nostra Italia e per il mondo intero", ha detto a gran voce alla fine della cerimonia. "Il grido di pace che parte da e dalla Toscana raggiunga tutti", ha aggiunto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Speriamo il messaggio arrivi forte e chiaro.